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Processo Mastrogiovanni, accertata inesistenza linee guida per la contenzione in ospedale Vallo
Comunicato Stampa
20 aprile 2011 08:13
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FrancescoMastrogiovanni

 

VALLO DELLA LUCANIA. Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa inviato dal Comitato "Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni" in merito all'esito udienza tenutasi il 19 aprile scorso.

Si è svolta regolarmente l’udienza del processo contro i medici e gli infermieri del reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania ove il 4 agosto 2009 dopo circa quattro giorni di contenzione è morto Francesco (nella foto). Il presidente, d.ssa Elisabetta Garzo, all’inizio dell’udienza ha comunicato le decisioni assunte circa le richieste di ammissione dei mezzi di prova presentate dalle varie parti nell’ultima udienza. Sono state ammesse tutte le richieste presentate dal pm Renato Martuscelli e dalle parti civili (testi, consulenti e video) mentre per quelle dei difensori degli imputati la decisione assunta è stata quella di ammettere soltanto due testi per ogni lista presentata (comunque sono stati ammessi anche i consulenti indicati da questi ultimi). Non saranno, pertanto, sentite le centinaia di persone indicate nelle liste dei difensori degli infermieri e dei medici. La determinazione del Presidente contribuirà ad “accorciare” i tempi del processo. È stato interrogato il Maresciallo della Caserma dei Carabinieri di Vallo della Lucania che nei giorni successivi alla morte di Francesco si è occupato delle indagini presso la struttura sanitaria di Vallo della Lucania. Rispondendo alle numerose domande ha riferito che si è provveduto al sequestro e all’esame delle cartelle cliniche relative ai ricoverati presso il reparto di psichiatria. Negli ultimi due anni (2008 e 2009), sono stati ricoverati  408 pazienti e dalle cartelle risulta che ben 22 pazienti sono stati sottoposti a contenzione.
Il Maresciallo Caputo ha aggiunto che non sono state rinvenute le linee guida (ndr regole terapeutiche che vengono rispettate nei reparti di psichiatria in caso di contenzione), né presso il reparto e né presso la Direzione sanitaria dell’ospedale. Dalle cartelle cliniche, e anche dalla viva voce di alcuni ricoverati presso il reparto di psichiatria, è emerso che i ricoverati in regime di TSO venivano legati per lunghi periodi. Ha riferito di aver esaminato le linee guida dell’Ospedale Niguarda di Milano, aggiungendo che, presso il reparto di psichiatria del Niguarda, ai ricoverati sottoposti a contenzione viene, ad esempio, garantita al paziente la possibilità di movimento ogni due ore e per non meno di dieci minuti, nonchè rispettate numerose altre regole a tutela del paziente.
Il Comitato aggiunge che, come risulta in modo inequivocabile dal video che riprende tutta la durata della contenzione cui è stato sottoposto Francesco, per Francesco non c’è stato alcun rispetto delle linee guida: non è stato mai visitato da un medico se non dopo il decesso. Le funzioni vitali non sono state monitorate ogni 15 minuti come prevedono le linee guida. La contenzione non è stata né motivata e né annotata sulla cartella clinica oppure sul registro delle contenzioni (anche questo inesistente presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania). La prossima udienza si svolgerà il 3 maggio 2011, sempre alle ore 14:00.
Sarà sentito il maresciallo dei carabinieri di Pollica e il comandante della polizia urbana di Pollica che hanno partecipato alle operazioni di “cattura” di Francesco avvenute presso un campeggio ubicato nel territorio del Comune di San Mauro Cilento. Sarà sentita anche Grazia Serra che, assieme al fidanzato, si recò presso il reparto di psichiatria per fare visita allo zio, ma inutilmente per volere del medico di turno.

Vallo della Lucania, lì 19 Aprile 2011                                  

Per il Comitato
                                                                                 Vincenzo Serra (fondatore e cognato di Franco)



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