Attualità
Roccadaspide, trasferimento personale medico dall'ospedale: Auricchio scrive a Bortoletti
Comunicato Stampa
01 giugno 2011 16:11
Eye
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Girolamo_Auricchio

 

ROCCADASPIDE. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la lettera inviata dal sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, al commissario dell'Asl Sa, Maurizio Bortoletti, a seguito del trasferimento di personale medico dal presidio ospedaliero locale.

 

Ho appreso questa mattina, in via ufficiosa e con mia estrema sorpresa, del fatto che il dott. Antonio Caronna, in forza all’U.O. di Ortopedia e Traumatologia presso il P.O. di Roccadaspide,  sia stato trasferito (SIC!) presso altro Presidio Ospedaliero, segnatamente, a quel che mi è stato riferito, presso l’Ospedale di Polla. La notizia è sconcertante e molto grave! Nessuno dei soggetti competenti e responsabili è a conoscenza di nulla. Il Primario dell’U.O. di Ortopedia e Traumatologia – dott. Angelo Feola – è completamente all’oscuro di tutto. Allo stesso modo il Direttore sanitario, che ha dichiarato di non avere contezza e conoscenza di nulla. Per quel che mi risulta alcuno dei soggetti predetti ha mai ricevuto istanze di trasferimento dal citato dott. Caronna, né gli stessi hanno mai prestato alcun parere favorevole al citato trasferimento, che allo stato resta un vero e proprio mistero. Come detto la vicenda è grottesca e sconcertante. Il Reparto di Ortopedia e Traumatologia del P.O. di Roccadaspide è già in forte sofferenza per carenza di personale medico, e purtuttavia riesce a fronteggiare la fortissima domanda di prestazioni sanitarie, che peraltro vengono erogate con puntualità e professionalità, ma anche con estremo impegno di tutto il personale addetto. Va da sé che la eventuale carenza di una unità medica presso il Reparto determinerebbe la paralisi dello stesso, impossibilitato naturalmente a garantire il servizio ortopedico e, soprattutto, l’emergenza ortotraumatologica. Mi riesce davvero difficile comprendere la vicenda. Una struttura pubblica che opera in siffatto modo è fuori dall’ordine delle cose ed inaccettabile. Di più: è da striscia la notizia.
Le Aziende pubbliche operano e agiscono, come noto, nel rispetto di regole procedurali imposte dalla normativa regolamentare vigente. Nel caso di specie tali disposizioni normative risultano tutte violentemente disattese e contravvenute. Non c’è una richiesta di trasferimento. Non c’è il parere del responsabile dell’U.O. presso cui opera l’unità oggetto del trasferimento. Non c’è il parere del Direttore Sanitario. Una cosa fuori dal mondo. E cosa ancor più grave è il fatto che tali soggetti non abbiano ricevuto alcun atto formale inerente il fantomatico trasferimento, sconoscendo completamente tutto. Ma è concepibile questo modus operandi?! E’ davvero ammissibile che si arrivi a tanto. Credo di averne viste tante nella mia esperienza politica, ma questo fatto mi risulta davvero difficile da credere. Eppure pare proprio che le cose stiano così. Mi viene da chiedere: ma a chi giova tutto questo?! All’Azienda sanitaria? Ai pazienti? Al P.O. di Roccadaspide? A Chi? E poi si parla della sanità nei modi e nei termini che tutti conosciamo: un pozzo senza fine dove succede di tutto.
Sicché, di fronte a tale situazione non mi resta che richiedere l’immediato vostro intervento per chiarire, spiegare ed impedire che tale vicenda venga portata oltre, così come di attivare, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, tutte le iniziative necessarie e opportune affinché tutta la vicenda venga ricondotta entro i canoni della legalità e della legittimità, scongiurando che procedure illegittime, contrarie alle norme imperative di legge e contrastanti con tutte le disposizioni in materia di trasferimento di personale, vengano assunte con tale superficialità e nella totale inconsapevolezza di pressoché tutti i soggetti responsabili.
Si sta determinando - come ovvio - una interruzione di pubblico servizio. La responsabilità è molto grave e, dunque, il Vostro intervento deve essere celere e risolutorio. Per parte mia, pur non riuscendo a credere alla stravagante vicenda, attiverò tutte le iniziative affinché sulla questione sia fatta chiarezza e vengano individuate le responsabilità, che mi pare siano evidenti. Voglio davvero non pensare che questo sia l’ennesimo tentativo di boicottaggio e di ridimensionamento del P.O. di Roccadaspide. Ma se questo dovesse essere un ulteriore segnale o peggio ancora un ulteriore tentativo di colpo di mano in danno dell’Ospedale di Roccadaspide, provvederò senza indugio a denunciare la vicenda a tutti gli Organi e alle Autorità Giudiziarie competenti. Ormai il limite è valicato. Sono certo che risolverete ad horas la questione.
Per il resto, nel ribadirVi quanto sopra, Vi saluto cordialmente e resto in attesa di immediati riscontri e chiarimenti.


Girolamo Auricchio



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