Attualità
Vallo, Cammarosano libero: "Non sono un assassino"
Redazione
06 giugno 2011 09:10
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Cammarosano_Novelli

 

VALLO DELLA LUCANIA. "Non sono un assassino". Con queste parole gridate ai quattro venti, Pasquale Cammarosano, 51enne ex direttore dell'ufficio postale di Massa di Vallo della Lucania, accusato di peculato continuato e aggravato e dell'omicidio dell'agricoltore 57enne, Carmine Novelli, ha lasciato il carcere sabato mattina. La sua scarcerazione ha suscitato scalpore e indignazione nella comunità vallese. Nonostante le sue impronte erano state rinvenute sul sacchetto della spazzatura contenente il corpo di Novelli, ritrovato pestato e strangolato a Moio della Civitella, l'uomo, dopo un anno esatto dal suo arresto, è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare. "Porta male guardarsi indietro", ha dichiarato uscendo dal cancello, senza guardare le porte della casa circondariale di Salerno che si chiudevano dietro di lui. Ad aspettarlo c'erano i fratelli, le sorelle ed i nipoti. "Speriamo che al più presto – ha affermato con amarezza, continuando a proclamarsi innocente – venga chiarita definitivamente la vicenda e trovato il vero colpevole". Oltre all'accusa di omicidio volontario e occultamento del cadavere dell'agricoltore, che voleva denunciarlo per la scoperta di un ammanco di quasi 150 milioni di vecchie lire sul suo libretto postale, Cammarosano è accusato anche di prelievi illeciti ai danni dei libretti degli utenti dell'ufficio postale, da lui gestito fino al 2009, per un ammontare di oltre 700 mila euro.

Anita Sessa

 



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