Attualità
Sicurezza nel Cilento, aumento forze dell'ordine
Redazione
15 giugno 2011 15:38
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SALERNO. Evitare che il Cilento diventi facile territorio di conquista per le organizzazioni criminali. Rafforzamento di 20 unità delle forze dell’ordine e dei sistemi di videosorveglianza e verifica, interna, nei comuni costieri a maggior rischio infiltrazione, della presenza di grandi investimenti, di flusso di denaro, che andrà controllato per stabilirne la provenienza assieme all’affidabilità degli investitori. Sono questi i due passaggi più significativi dell’incontro svoltosi ieri in Prefettura, a Salerno, tra gli amministratori cilentani, con la presenza per Pollica di  Antonio Vassallo, figlio di Angelo che ha chiesto l’istituzione di una caserma ad Acciaroli, ed ancora dei rappresentanti di San Mauro Cilento, Bellosguardo, Casal Velino, Omignano e Montecorice, che hanno tenuto un summit con  il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, alla presenza anche del presidente regionale della commissione anticamorra, Gianfranco Valiante e di parlamentari salernitani e consiglieri regionali. Il tema della sicurezza estiva nel Cilento si lega a doppio filo con l’epilogo della scorsa stagione, quando il 5 settembre del 2010 venne  assassinato Angelo Vassallo. Sull’omicidio di Cerza Longa, a nove mesi dall’agguato, giungono altre indiscrezioni sulle indagini. Sarebbero sei le persone che la Direzione Distrettuale Antimafia avrebbe individuato, tra esecutori e mandanti, per l’omicidio Vassallo. Viene battuta sempre di più la pista che porta alla vendetta personale, con in primo piano la figura di un 30enne pusher salernitano, che in concorso con altre persone, provenienti dalla periferia napoletano e collegate al mondo della droga, avrebbe organizzato e portato a termine l’assassinio.



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