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CANONE SOTTOSTIMATO, CHIESTI DANNI ERARIALI PER 735MILA EURO
CANONE SOTTOSTIMATO, CHIESTI DANNI ERARIALI PER 735MILA EURO
Capaccio, affitto Nettuno: Corte dei Conti cita in giudizio sindaco e quattro funzionari comunali
Redazione
27 novembre 2016 09:39
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Canone di locazione troppo basso per gestire il complesso ‘Nettuno’ nell’area archeologica di Paestum. La Corte dei Conti cita in giudizio il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, oltre a quattro tecnici comunali ed al responsabile dell’Ente morale per le antichità ed i monumenti della provincia di Salerno. Il provvedimento è a firma del procuratore, Ferruccio Capalbo, che ha posto in discussione l’affitto, ritenuto sottostimato rispetto al valore del complesso storico (nella foto), che la famiglia Pisani, ovvero quella della moglie del primo cittadino pestano, ha versato dal 1939 ad oggi, pari ad 12mila euro all’anno. L’immobile risulterebbe ancora di proprietà del Comune di Capaccio Paestum, che nel 1931 lo acquisì dai germani Mansi-Forlani, che avrebbe poi donato all’Ente morale provinciale, con un contratto che, però, non sarebbe stato adeguatamente perfezionato. Alla luce di ciò, lo stesso Ente, rivendicando al proprietà dell’immobile, nel 2006, in sede di rivalutazione del canone di locazione, ha convenuto con la società affittuaria, ovvero la Ristorante Nettuno srl, un affitto troppo esiguo: contestato, infatti, un danno erariale complessivo pari a 735mila euro a carico del Comune di Capaccio Paestum. Davanti alla Corte dei Conti, oltre a Voza, chiamato a versare 435mila euro ed al quale viene contestato di non aver assolto agli obblighi previsti dalla sua carica pubblica, dovranno comparire i responsabili di settore Rodolfo Sabelli (contestato danno erariale di 40mila euro), Carmine Greco (85mila euro), Vincenzo Criscuolo (85mila euro), Mario Barlotti (50mila euro) e il responsabile dell’Ente morale (40mila).



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