CAPACCIO PAESTUM. Centrale a biomasse: continua la battaglia a colpi di carte bollate tra il Comune di Capaccio Paestum, il proprietario del terreno sul quale doveva sorgere l’impianto, Gianfranco Niero, e la società Biocogein. La Giunta, infatti, ha deliberato, per la tutela e gli interessi dell’ente civico, di autorizzare la proposizione di Appello, al Consiglio di Stato, avverso la sentenza del Tar di Salerno, che ha accolto il ricorso presentato dalla Biocogein annullando il provvedimento, emesso dal Comune, nel quale veniva contestata una “fattispecie di lottizzazione abusiva” commessa da Niero, proprietario del fondo agricolo in località Sorvella (nella foto) dove doveva sorgere l’impianto. Il Tar ha accolto anche il ricorso presentato dal Niero per l’annullamento dell’ordinanza 38/2015 che disponeva la revoca di tre concessioni edilizie, risalenti al 1979 e al 1999, contestando la lottizzazione abusiva cartolare per 22 particelle, condannando il Comune al rimborso in favore del ricorrente delle spese di giudizio.
A rappresentare il Comune sarà lo Studio Legale Brancaccio, unitamente all’avv. Emilio Grimaldi, titolare dell’Avvocatura comunale. La Biocogein, intanto, ha già presentato ricorso avverso delibera di diniego del Consiglio dei Ministri del 10 agosto scorso. Non solo: il Niero ha ribaltato completamente la questione denunciando, a sua volta, presunte lottizzazioni abusive realizzate dai proprietari di terreni adiacenti al suo, tra cui molti componenti del Comitato ‘no alla centrale’.