2 milioni e 600 mila euro per interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza. L’Asl Salerno ha definito la cifra che servirà al presidio ospedaliero “San Luca” di Vallo della Lucania per mettersi a norma. Nello specifico 260mila euro serviranno per gli interventi prioritari, all’adeguamento dell’impianto antincendio e all’acquisto di un solleva persone, 350mila euro per gli interventi a breve termine, assorbiti dall’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di maceratori monouso e 1 milione 900mila per gli interventi a medio termine che riguarderanno la ristrutturazione complessiva dell’impianto elettrico di tutto l’edificio, della sistemazione della linea di vapore sottostazione dell’intero edificio nonché la sostituzione di infissi esterni in Anestesia e Rianimazione, Ortopedia, Ostetricia e in ultimo l’adeguamento della sala operatoria di Ostetricia e del Laboratorio d’Analisi. Dalla verifica del gruppo dell’Asl e da un incontro tenuto lo scorso 25 maggio dal commissario straordinario dell’Asl Salerno Maurizio Bortoletti con il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, è stato inoltre definito il perimetro della critica carenza di risorse umane di alcuni Reparti. Le stesse motivazioni che hanno condotto il primo cittadino vallese a convocare per sabato prossimo, alle ore 10.30, un assemblea con i sindaci del Cilento.

“Al San Luca mancano 59 medici e 50 infermieri secondo Aloia. E le attrezzature elettromedicali sono penose e vetuste. La situazione è drammatica – prosegue Aloia - anche per il reparto di neurochirurgia, dove al momento lavorano solo quattro medici che a stento riescono a garantire i turni. Sempre in Utic lavorano appena sei medici”.