VALLO DELLA LUCANIA. Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha esaminato la situazione complessiva della Sanità in provincia di Salerno. E’ emerso un quadro allarmante con situazioni in alcuni casi drammatici, come si legge da una nota integrata da una richiesta giunta al prefetto di Salerno, Sabatino Marchione e al commissario straordinario dell’Asl Salerno Maurizio Bortoletti. "Siamo in piena emergenza, urgono interventi straordinari oltre le restrizioni del patto di stabilità" quello il grido d’allarme dei medici chirurghi ed odontoiatri che operano sul territorio. E che presentano situazioni emergenziali in alcuni presidi. A Vallo della Lucania, per esempio, sono a rischio di chiusura, a brevissimo tempo, strutture fondamentali per l’emergenza, come l’UTIC (Unità Coronaria ed Emodinamica) e la Neurochirurgia. Le stesse motivazioni che hanno condotto il primo cittadino vallese Antonio Aloia, cardiologo impegnato proprio all’interno dell’ospedale “San Luca” a convocare l’assemblea dei sindaci, che si terrà domani pomeriggio, alle ore 17, presso l’aula consiliare del comune cilentano. L’organico del personale del nosocomio di Vallo, per trasferimenti o altro, si è ridotto ad un numero assolutamente incompatibile con l’erogazione degli essenziali livelli di assistenza, scrive l’ordine dei medici. Mancano all’appello molte figure professionali. Eboli, Polla ed altri ospedali non sono da meno. La situazione è esplosiva. A rischio è anche il turn-over. Per gli operatori si è in piena emergenza, aggravata dalla stagione estiva ormai iniziata. E’ in gioco la salute della comunità. Il Consiglio dell’Ordine confida che vengano attuati senza indugi interventi risolutori, anche se parziali, in attesa di varare un programma più adeguato. In pratica, per i medici chirurghi e gli odontoiatri, il dissesto economico dell’Asl di Salerno non deve essere pagato dagli incolpevoli cittadini.