CAPACCIO PAESTUM. Sarà presto nelle librerie, dal prossimo 27 luglio, la pubblicazione di Raffaele Cirillo “Il mondo di Eziolino, Un mister a modo suo” (edito da Absolutely Free Editore) dedicato dal giovane scrittore capaccese, alla prima opera, ad Ezio Capuano, allenatore di calcio salernitano. L’intreccio costruito dall’autore mira a tessere passato e presente, cronaca calcistica e retroscena. I ricordi da bambino vanno a comporsi nel racconto di inedite storie di un altro calcio, sul campo Salvatore Apadula di Gromola, quando Raffaele Cirillo giocava nei Pulcini dell’Herajon e mister Ezio Capuano era il responsabile del settore giovanile della squadra di Gromola. Le intemperanze caratteriali dell’allora giovane Eziolino si manifestano anche in questi ricordi. Le storie di allora vengono raccordate al presente, investigando nella carriera dell’allenatore e componendo un ritratto originale e anticonvenzionale della sua dirompente personalità.
Si va ancora più indietro nel tempo, quando Eziolino conobbe un tredicenne Vincenzino Montella e gli predisse un futuro da grande campione. In particolare viene raccontato un viaggio da Castello di Cisterna ad Empoli “al limite del mitologico”. Anche per Montella, come per l’autore, quei ricordi sono vivi ancora oggi, al punto che l’attuale allenatore del Milan ha scritto la prefazione del libro.
Si narra del primo vero incarico su una panchina importante per Capuano, ad Eboli. Era l’anno in cui da quelle parti si era materializzata, nell’entusiasmo cittadino, la straordinaria figura di Josè Dirceu, valoroso e sfortunato campione brasiliano. Egli si trovò ad allenare la Beretti, la squadra maggiore era affidata a Mario Pietropinto. In seguito alle dimissioni rassegnate dall’allenatore ebolitano ci fu il passaggio di consegne, e la squadra di Dirceu finì agli ordini di Eziolino.
Un capitolo, poi, è intitolato “Una panchina chiamata desiderio” e si riferisce ovviamente alla panchina dei granata della Salernitana. Un sogno cullato, talvolta accarezzato, ma sempre sfuggitogli di mano. A lui che, da giovanissimo, è immortalato in foto d’archivio, “descamisados”, nella curva granata.
Il resto è tutto da scoprire, con pezzi di conversazione realmente fuori dagli schemi in cui il mister racconta di se stesso, del suo modo di vedere il calcio e del suo modo d’intendere il mestiere dell’allenatore.

Nota biografica
Raffaele Cirillo vive a Laura di Paestum. Appena acquisisce capacità motoria, comincia a tirare calci ad un pallone. Malgrado ad avviarlo al calcio sia proprio Eziolino Capuano, e le qualità indubbie del suo sinistro, non diventerà mai un calciatore. Si laurea in Scienze della Comunicazione, coltiva l’interesse per la scrittura e dedica il primo libro proprio a quello strano tipo che ha tentato di insegnargli il calcio.