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GIGANTESCO INCENDIO
GIGANTESCO INCENDIO
Capaccio, inferno a Santa Venere e Linora: decine di intossicati, evacuate case, turisti in fuga da campeggi e lidi
Alfonso Stile
16 luglio 2017 16:49
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Un vero e proprio inferno si è scatenato nelle località Santa Venere e Linora di Capaccio Paestum, dove, dalle ore 12:00 di oggi, un incendio di proporzioni gigantesche ha ridotto in cenere decine e decine di ettari di terreno, con fiamme altissime che, alimentate da un forte ed incessante vento, hanno bruciato tutto ciò che hanno incontrato sul proprio cammino (nelle foto esclusive), in un raggio di almeno 3 km e su più fronti. Ingenti i danni. Impiegati anche due Canadair.
Decine le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni: ben sette quelle danneggiate dal rogo. Al cielo si è elevata una fitta coltre di fumo bianco e nerastro, visibile a km di distanza, che si è riversato direttamente sulle spiagge del litorale, mettendo in fuga centinaia di turisti e bagnanti da campeggi, case vacanza, spiagge e stabilimenti balneari.
Completamente evacuato un centro di accoglienza per migranti sulla SP278: tutti i profughi sono stati trasferiti presso il centro ‘El Pueblo’. Lambito dalle fiamme anche un caseificio, alcune aziende agricole e finanche il tendone del circo Wegliams, allestito in zona.
Massiccio l’impiego di forze dell’ordine sul territorio, che da oltre 5 ore si stanno prodigando senza sosta per circoscrivere il maxi incendio: sul posto anche il sindaco, Francesco Palumbo, per coordinare direttamente le operazioni di spegnimento insieme all’assessore Franco Sica, al vicepresidente del Consiglio comunale, Giovanni Piano, ed a diversi consiglieri comunali. La vicesindaco, Teresa Palmieri, ha messo a disposizione un proprio carrobotte.
Queste le parole del primo cittadino, Palumbo: "È stata una giornata infernale, che non avevo mai vissuto né da uomo né da politico. Tre fronti di fuoco, hanno distrutto ettari di verde, costretto molti residenti e turisti a lasciare le proprie case, e danneggiato diverse aziende agricole. Abbiamo dovuto evacuare tra abitazioni e bungalow circa mille persone. C'è stata una linea diretta con la prefettura di Salerno, con aggiornamenti in tempo reale sull'evolversi della situazione. Ringrazio il Prefetto, Salvatore Malfi, che ha personalmente sollecitato l'intervento di mezzi aerei, che però rispetto alle necessità sono arrivati comunque in ritardo. Con due ore d'anticipo, avremmo potuto evitare i tanti danni che le fiamme hanno causato tra Santa Venere, Licinella e Linora. Abbiamo la necessità di una sede del servizio antincendio per la vastità del territorio cilentano. Grazie a tutti coloro che si stanno prodigando con ogni mezzo per spegnere le fiamme".

IL FOCOLAIO
Le fiamme sono divampate in Via Molino di Mare, precisamente lungo la strada che conduce presso l’ex azienda Bubalus, verso mezzogiorno. I roghi, su più fronti, sono diventati sempre più intensi e pericolosi, con le lingue di fuoco che, sospinte dal vento, hanno arso sterpaglie, alberi, canneti, recinti e microdiscariche, fino a raggiungere un’azienda edile ed una zootecnica. È qui che l’incendio ha assunto dimensioni incontrollabili, ovvero quando ha investito balloni di fieno, escavatori, pale meccaniche, capannoni vari ed un ricovero per automezzi, provocando lo scoppio di serbatoi di carburante e gpl.
Una serie di esplosioni udite a distanza che hanno generato caos e paura, con il fuoco che ha preso ancora più intensità, raggiungendo diverse abitazioni in Via Apollo ed allargandosi, in pochi minuti, fino alla Linora. Numerose le case evacuate, coi residenti nel panico, ammassatisi per strada in un fuggi fuggi generale.
Raggiunta la costa, l’incendio ha investito decine di villette nella Traversa Linora e a ridosso della SP278 litoranea, dove ha avvolto anche una cabina elettrica, fortunatamente senza provocare danni: tutte le strade a sud di Santa Venere e Linora chiuse al traffico per ore. Completamente arsi i ponti in legno e lo steccato a monte della locale pista ciclabile.

LA MACCHINA ANTICENDIO E DEI SOCCORSI
Impressionante la macchina antincendio e di soccorso attivatasi in pochi minuti, con enormi difficoltà dovute al fatto che l’incendio si è sviluppato in una zona poco attraversata da strade interne, e quindi difficilmente raggiungibile, nonché da un precedente incendio sviluppatosi in una golena del Sele a Ponte Barizzo, che ha visto impegnate alcune autobotti dei vigili del fuoco.
Sul posto sono operativi, da ore: diverse squadre dei caschi rossi del distaccamento di Eboli e addirittura di Potenza, giunti con mezzi di terra, elicotteri e due Canadair; i volontari del locale nucleo di Protezione Civile (coordinati da Claudio D’Angelo), autobotti del Nucleo antincendio della Regione Campania e della Comunità Montana Calore-Salernitano, oltre a numerosi agenti della polizia municipale (coordinati dal cap. Natale Carotenuto), i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo (diretti dal l.te Serafino Palumbo) e della Compagnia di Agropoli (agl’ordini del cap. Francesco Manna), militari della Guardia di Finanza di Agropoli (comandati dal cap. Valentina Montuori), i carabinieri forestali del Comando di Foce Sele (diretti dal m.llo Ivano Caputo), gli uomini dell'Antincendio Boschivo di Salerno AIB. Ma tantissime sono state le persone ed i cittadini che, con l'ausilio di pompe da giardinaggio, secchi e bottiglie, hanno aiutato spontaneamente gli uomini in divisa nell'impresa di domare l'incendio.
Tratte in salvo da vigili urbani e carabinieri circa 50 persone. Decine quelle rimaste intossicate e soccorse dalle ambulanze della Croce Azzurra e della Croce Rossa.

IMMAGINI ESCLUSIVE RIPRESE DALLE NOSTRE TELECAMERE SU TUTTO IL FRONTE DELL'INCENDIO NEL TGSTILE DI LUNEDì 17 LUGLIO 2017



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