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L'ATTACCO
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Roccadaspide, contenziosi legali del Comune. Minoranza ribadisce: "Spesi soldi pubblici per cause perse"
Comunicato Stampa
22 luglio 2017 13:04
Eye
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ROCCADASPIDE. Spese legali del Comune di Roccadaspide. Prosegue il botta e risposta, al vetriolo, tra l’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Gabriele Iuliano, e la minoranza consiliare. Riceviamo e pubblichiamo integralmente, al riguardo, la seguente nota di precisazione inviata, alla nostra redazione, dai consiglieri di opposizione Francesco Mauro, Nicoletta Gnazzo, Maddalena Taurone e Paolo Antico del gruppo ‘#LaSvolta’.

Tralasciando la risposta del Sindaco che nulla, però, ha a che vedere con la critica che gli abbiamo mosso (anche ai Migliori capita di sbagliare traccia a volte), chiariamo che:
- sulla questione Costantino, il contenzioso è sorto perché ci si è ostinati (tra gli altri appunti mossi al medesimo) con un ordine di abbattimento di opere ritenute abusive, mentre in realtà non lo erano. Sappiamo bene che il Comune non si è costituito dopo aver costretto Costantino a far ricorso alla Magistratura per far annullare un ordine di abbattimento illegittimo ma, allora, perché non ritirare l’ordine e, così, non far pagare le spese legali al Comune (cioè a noi) pari ad € 3.568,24 (iva, spese e accessori inclusi) per onorari e spese legali?
- sulla questione Vivona, il Comune ha in primo grado perso e, quindi, attenendoci alla sentenza n. 2422/2017 del Tribunale di Salerno, è costretto a pagare le spese legali. Il Sindaco non ha voluto dare retta neanche all’Avvocato del Comune che, in una nota, nel giugno 2015, ha scritto “[…] è parere della sottoscritta che le osservazioni sollevate dal Vivona siano legittime […] il Vivona, come risulta dalle quietanze allegate, ha provveduto al versamento del canone come da contratto originario […]”!!! È vero che il Sindaco ne sa più della Magistratura ed è un veggente, ma noi ci atteniamo al giudizio dei Giudici, dell’Avvocato del Comune (sic!) ed al presente: il Comune (cioè noi) deve pagare € 4.140,98 (iva e accessori inclusi) per onorari e spese legali;
- sulla questione Comandante De Rosa, con la sentenza n. 309/2016, il Tribunale di Prato si è così pronunciato “le spese processuali sostenute dal terzo chiamato (Antonio De Rosa) devono essere invece poste a carico del chiamante (Comune di Roccadaspide) secondo il condivisibile principio per cui la palese infondatezza della domanda di garanzia proposta dal convenuto (Comune di Roccadaspide) nei confronti del terzo chiamato (Antonio De Rosa) comporta l’applicabilità del principio della soccombenza […] quindi, condanna il Comune al pagamento delle spese processuali in favore di Antonio De Rosa […]”. In pratica, è il Tribunale di Prato (prima di noi) a chiedersi il perché il Comandante De Rosa sia stato chiamato in causa … Pertanto, è l’illegittimità della chiamata in causa del Comandante De Rosa ad aver determinato la condanna del Comune (cioè noi) di € 7.054,85 (iva e accessori inclusi) per onorari e spese legali.
Noi raccontiamo i fatti: il Comune, per cause sorte per “opporsi” ai propri avversari, usando i soldi di tutti (!!!), deve pagare in totale € 14.764,07!



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