AGROPOLI. È polemica ad Agropoli, a causa dei danni rilevanti causati, alla spiaggia del lido Azzurro e sul lungomare San Marco, dalla mareggiata che, nei giorni scorsi, si è abbattuta sul litorale. L’azione del mare ha eroso parte dell’arenile oggetto del noto intervento di ripascimento: nel primo tratto del lungomare San Marco, la forza delle onde ha creato un vero e proprio scalino di sabbia, inghiottendo quasi la metà della battigia, mentre al lido Azzurro diversi sono stati i metri di spiaggia ‘risucchiati’, con numeros ombrelloni finiti in mare.
E mentre in città si è aperto il confronto sull’efficacia del maxi intervento antierosione, si fa spazio l’ipotesi di trovare soluzioni alternative. Sulla questione, è intervenuto anche il prof. Franco Ortolani, già ordinario di Geologia all’Università Federico II di Napoli, il quale, già in passato, ha sottolineato le criticità legate al “Grande progetto di difesa e ripascimento del litorale del Golfo di Salerno”, indicando opportune modifiche e prescrizioni.
“Le spiagge di Agropoli sono un cantiere continuo! L’uomo ‘fabbrica male’ e il mare ‘sfabbrica’ in quattro e quattr’otto! – evidenzia Ortolani dal suo profilo social - nell’ottobre 2014, fu decretato il degrado ambientale della storica spiaggia del Lido Azzurro di Agropoli, con un progetto di opera ‘portuale riciclata’ elaborata anni prima. Inutilmente, fu avvisata l’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Franco Alfieri, del guaio che si sarebbe via via accentuato stravolgendo l’ambiente fisico della baia. Il mare, continuamente, ha dimostrato che le opere fatte al Lido Azzurro non sono ‘buone’ e che non c’è che una soluzione: eliminarle. La piccola mareggiata dei giorni scorsi ha causato l’erosione dei sedimenti distribuiti sulle spiagge del Lido Azzurro e di San Marco. Non tutti i sedimenti sono stati erosi, naturalmente: non si è trattato di una vera e propria mareggiata. Il mare ha preannunciato quello che farà con le ‘vere mareggiate’ prossimamente”.