Attualità
Capaccio, Paolino: 'Comune incapace di incassare i crediti. Non mi dimetto, la mia coerenza è dimostrata negli atti consiliari presentati'
Comunicato Stampa
01 settembre 2011 14:47
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Paolo_Paolino

 

CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata alla nostra redazione dal presidente del Consiglio comunale di Capaccio, prof. Paolo Paolino (nella foto).

 

Alle proposte di rilancia condiviso dell’attività amministrativa dettate con note prot. 18557 del 19/05/2011 e prot. 30253 del 09/08/2011, è intervenuta risposta del Sindaco prot. 30705 del 12/08/2011, e successive esternazioni all'emittente Stile TV. Gli apprezzamenti espressi, per il loro carattere delegittimante, non meritano considerazione. L'etica istituzionale, tuttavia, mi induce a ritornare sulla essenzialità dei documenti surrichiamati e sugli obiettivi che con essi si intendevano realizzare nell'esclusivo interesse dell'Ente e degli amministrati. Mi esimo quindi dal biasimare l'episodio anche perché manca ancora la esatta percezione della grande criticità finanziaria che investe l'Ente.

 

SITUAZIONE FINANZIARIA E CREDITI
Sarebbe stato opportuno interrogarsi sul perché, dopo quattro anni, non è stato raggiunto il "riequilibrio di cassa". Da un disavanzo negativo di Euro 2.498.319 al 29/06/2007 siamo approdati a disavanzi sempre maggiori e al limite massimo consentito, con incrementi superiori al 50% a quello iniziale. Riporto per memoria alcuni dati sui disavanzi negativi di cassa: al 22/02/2011 di Euro 4.004.860, al 22/04/2011 di Euro 3.909.611, alla data odierna Euro 3.830.764,62.
La criticità finanziaria è stata causata dall'aver privilegiato "la spesa" in luogo delle "entrate". L'altro obiettivo mancato è quello del recupero dei crediti derivanti da tributi, erogazione di servizi e violazione delle norme sulla circolazione. L’incapacità di incassare i crediti rappresenta la causa principale del consolidato e permanente squilibrio di cassa. L'analisi, attraverso i dati ufficiali dei consuntivi, consente di constatare che anziché realizzare l'azzeramento dei crediti, essi sono addirittura aumentati. Infatti i crediti, ovvero i residui attivi, ereditati dal consuntivo 2006, ammontavano ad Euro 11.288.384,05 per TARSU, ICI, violazioni codice della strada, depurazione ed erogazione idrica, mentre con il consuntivo del 31/12/2010 i medesimi crediti sono lievitati al considerevole livello di Euro 15.199.757,69. Questi dati "inquietanti", per il futuro dell'Ente, danno l'esatta misura del livello di efficienza amministrativa.

 

PIANO URBANISTICO COMUNALE
L'obiettivo programmatico era di approvarlo entro 8 mesi. Con la richiamata nota prot. 18587 avevo proposto di concordare, come Consiglio Comunale, una max osservazione al fine di conformare il PUC agli indirizzi consiliari al PTCP ed alle norme legislative. Nel silenzio più assoluto presentai osservazioni generali prot. 22837 del 22/06/2011.

 

PEEP — PIANO DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE
L'art. 10 delle norme tecniche di attuazione del PRO che li contempla è rimasto inattuato per 19 anni. Fu adottata la delibera di C.C. n. 120 del 27112/2007 per porre rimedio ai ritardi e consentire i completamento dei PEEP e delle opere di urbanizzazione (standard) al servizio dei fabbricati realizzati.

 

PIANO CASA L.R. 29/1212009
Ho posto problemi rilevanti giuridicamente tesi a verificare:
1. se gli ambiti I B e 2B rientrano tra i requisiti di "area urbana degradata", previsti dall'artt. 2, comma 1, iett. a), dellaL.R. n. 19 del 29/12/2009 per poter utilizzare le procedure di deroga al PRG.
2. la possibilità di utilizzare, per la edificazione residenziale, aree già destinate agli standards previsti dai PEEP, PRG e dal DM 2/4/1968, n.1444.
Su quest'ultimo aspetto la risposta è in modo chiara, formulata dal Resp. III Settore a conclusione del documento prot. 9505 del 10/03/2009.

 

PUAD — PIANO SPIAGGIA
Doveva assicurare l'attuazione dell'art. 30 delle norme tecniche di attuazione del vigente PRG, cosa che non è avvenuta. Sono stati disattesi gli indirizzi delle delibere consiliari n. 65 del 30/05/2009 e n. 24 del 12/04/2010 in quanto è stata omessa la consultazione della Capitaneria di Porto, del Corpo Forestale dello Stato e delle categorie interessate per accoglierne considerazioni e indicazioni. Per i progetti di finanza, la struttura organizzativa è la Società Capaceia Paestum Servizi srl, rinvio a quanto scritto nell'allegato n. i del documento prot. 18587 del 19/05/2011.


CONCLUSIONI
Sono da ritenere impropri i riferimenti al rinnovo degli organi comunali soprattutto se per sollecitare le dimissioni di chi, come è noto, non è partecipe ai fatti gestionali che sono di competenza esclusiva del Sindaco, della Giunta e dei responsabili dei PEG — Piano Esecutivo di Gestione.
Nel corso dell'espletamento del mandato non sono mai venuto meno ai doveri istituzionali ed ho sempre difeso le prerogative del Consiglio Comunale e dei Consiglieri. Ho svolto le funzioni con imparzialità e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. Non ho nulla da temere perché la mia coerenza è attestata dagli atti consiliari, che sono sempre consultabili.



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