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LA PROTESTA
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Vallo, ospedale depotenziato: sindaci del Distretto Sanitario 70 in stato di agitazione
Comunicato Stampa
15 novembre 2017 09:10
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CILENTO. I sindaci dei Comuni afferenti al Distretto sanitario n. 70 di Vallo della Lucania (ovvero Ascea, Campora, Cannalonga, Casalvelino, Castelnuovo Cilento, Ceraso, Cuccaro Vetere, Gioi, Futani, Laurito, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Novi Velia, Omignano, Orria, Perito, Pollica, Pisciotta, Salento, San Mauro La Bruca, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio e Vallo della Lucania) sono in stato di agitazione permanente per l’azione di lento depauperamento dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania ad opera della Direzione Generale dell’Asl Salerno.
Lo stato di agitazione è stato decretato nell’ultima riunione di Comitato di Distretto, quando è stato deciso pure di chiedere un incontro al Governatore De Luca ed un’audizione al Presidente della quinta commissione permanente della Sanità della Regione Campania.
“Siamo stanchi della promesse del Direttore Generale dell’Asl regolarmente non mantenute” afferma Andrea Salati, sindaco di Gioi e presidente del Comitato di Distretto. E continua: “L’ospedale San Luca è oggetto di un lento depauperamento nei servizi e nelle apparecchiature che mette a repentaglio la sopravvivenza del presidio e la salute dei cittadini del vasto e variegato territorio a sud della Provincia di Salerno che vi afferiscono. Chiediamo che venga rispettato quanto è stato disposto nell’atto aziendale, approvato dalla Regione Campania, senza che vengano mantenute in vita strutture necessarie solo a chi le occupa”.
“Abbiamo inoltrato, per illustrare le criticità del Presidio ospedaliero vallese, una richiesta al Presidente de Luca per accordarci un appuntamento e al Presidente della quinta Commissione Sanità della Regione Campania. Siamo fiduciosi che ci saranno accordate. Non è più tempo di rimanere a guardare e attendere gli eventi che sono finora negativi. Uniremo le nostre forze a quelle sindacali e a quanti hanno a cuore le sorti della sanità nel territorio per far si che l’ospedale “San Luca” abbia ancora vita lunga e soprattutto il ruolo di guida, che ha sempre avuto, nella sanità a sud della Provincia che la legge e la collocazione geografica gli assegna”, conclude Salati.



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