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NELL'AULA BUNKER DI FUORNI
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Battipaglia, stangata al clan Giffoni: emesse prime condanne con giudizio abbreviato
Redazione
16 novembre 2017 09:30
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BATTIPAGLIA. Stangata al clan Giffoni di Battipaglia. Il giudice per l’udienza preliminare Vincenzo Pellegrino del Tribunale di Salerno, nell’aula bunker di Fuorni, ha emesso ieri le sentenze per gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato,
Il gup, nel complesso, ha inflitto severe pene ai componenti del clan che operavano per conto delle famiglie storiche di Bellizzi, i Pecoraro e i Renna. Al regista del clan, Biagio Giffoni, sono stati inflitti 21 anni di reclusione. Ed ancora condanna a 24 anni ed 8 mesi per Paolo Maggio, 18 anni a Lucia Noschese, 17 anni e 3 mesi a Carmine Viscido, 16 anni a Roberto Benicchi, 12 anni a Pierpaolo Magliano, 10 anni per Mario Donnarumma, Pasqualino Garofalo e Massimiliano Testa; 8 anni a Cosimo Melillo e Carmine Izzo, 7 anni e 10 mesi a Gerardo Citro, 5 anni e 2 mesi per Antonio Piscopo. Al giudizio abbreviato hanno fatto ricorso anche i collaboratori di giustizia Sabino De Maio e Paolo Podeia, condannati rispettivamente a 12 e 8 anni di reclusione. Per tutti gli altri imputati, che hanno scelto il rito ordinario, la prima udienza del processo è fissata per il prossimo 19 dicembre. Arrivano, quindi, le prime pene comminate ad alcune delle 87 persone che finirono in manette, il 29 maggio del 2015, quando scattò il blitz, condotto dalla Squadra Mobile di Salerno, con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, al termine di cinque anni d’indagine. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’organizzazione aveva preso il monopolio del traffico di droga nella zona di Battipaglia, operando con metodo mafioso e tenendo sotto scacco l’intera Piana del Sele, dove si era imposto come cartello di riferimento nello spaccio di sostanze stupefacenti.



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