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SENTENZA ESECUTIVA
SENTENZA ESECUTIVA
Albanella, maxi risarcimento da 800mila euro a due allevatori vittime di usura ed estorsione
Alfonso Stile
16 novembre 2017 22:14
Eye
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ALBANELLA. Maxi risarcimento in favore di due noti allevatori di Albanella, vittime di usura ed estorsione: si tratta di Domenico e Francesco Cerruti, rispettivamente padre e figlio, quest’ultimo titolare dell’omonima azienda agricola. Il giudice unico Giuseppina Valiante della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Salerno, infatti, ha condannato gli eredi Lamberti, nota famiglia d’imprenditori albanellesi, al ristoro dei danni patrimoniali e non, subiti dai Cerruti, per la somma complessiva di circa 825.000 euro, omnicomprensiva di spese legali, interessi e rivalutazione monetaria.
Il processo civile, iniziato nel 2007, si è dunque concluso dopo ben 10 anni con la sentenza esecutiva, in primo grado, emessa il 25 ottobre scorso dal gu Valiante, anche se i Lamberti potranno ricorrere in Appello.
La vicenda, nello specifico, risale al lontano giugno del 2002, quando Domenico e Francesco Cerruti, per far fronte ad esigenze di produzione e di mercato, acquistarono dai fratelli Angelo e Gennaro Lamberti una fornitura di animali (34 bufale e 5 mucche) al prezzo concordato di circa 60mila euro, con altri 5mila euro, a titolo d’interessi, da corrispondere per la concessione di un rimborso dilazionato del debito contratto.
A causa di sopraggiunti problemi economici, però, i Cerruti non riuscirono a restituire la cifra rispettando patti e scadenze, incappando così nel mirato disegno usuraio dei Lamberti, i quali non solo applicarono ulteriori interessi su interessi fino al 52% annuo, ma si riappropriarono degli stessi capi bufalini che avevano venduto loro, usando violenze e minacce che soggiogarono del tutto i Cerruti, fino a farne cadere in declino l’azienda allo scopo di appropriarsene. Non solo: i Lamberti sottrassero loro finanche 11mila euro che avevano fatto ottenere ai Cerruti, sottoforma di affidamento, attraverso amicizie bancarie.
Si tratta di una vicenda emblematica, perché i Cerruti, distrutti dalle continue vessazioni economiche e psicologiche, denunciarono tutto alle autorità competenti innescando la famosa inchiesta denominata ‘Bufala Connection’, condotta dal Gico della Guardia di Finanza e dal Nas dei carabinieri con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, che nel 2006 portò all’arresto di 23 persone in tutto, tra cui imprenditori e veterinari dell’Asl.
In manette finirono anche i fratelli Angelo e Gennaro Lamberti di Albanella, entrambi condannati in primo grado nel 2006, dal gip Vincenzo Di Florio, a 4 anni di reclusione per usura ed estorsione in concorso, sentenze poi confermate anche dalla Cassazione nel 2008.
Nel 2007, a seguito della condanna penale comminata ai Lamberti (difesi all’epoca dal noto avvocato Carlo Taormina del Foro di Roma), Domenico e Francesco Cerruti (rappresentati dall’avv. Ezio Catauro) chiesero in sede civile il risarcimento di tutti i danni subiti: un processo durato appunto 10 anni e conclusosi con la condanna di Angelo Lamberti e degli eredi del defunto Gennaro Lamberti (ovvero Domenica Lamberti, Giovanni Lamberti e Carmela Maisto), al pagamento del maxi risarcimento danni di 825mila euro.



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