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Capaccio, Riesame concede domiciliari a tutti i componenti del clan Rossi
Alfonso Stile
21 novembre 2017 09:53
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CAPACCIO PAESTUM. Finiscono tutti ai domiciliari gli arrestati nell’ambito dell’operazione antidroga condotta dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretta dal cap. Francesco Manna, scattata dall’alba del 25 ottobre scorso. I giudici del Tribunale del Riesame, infatti, hanno accolto i ricorsi presentati dai legali difensori degli indagati: annullata la misura cautelare solo nei confronti del 70enne Umberto Rossi, detto ‘o napulitan, pluripregiudicato ex esponente della Nco di Raffaele Cutolo, che però resta in carcere dove sta scontando una precedente condanna; concessi i domiciliari invece al figlio dell’ex boss, il pregiudicato 31enne Giancarlo Rossi, che ha ottenuto anche il permesso di recarsi a lavoro, così come per il 35enne Salvatore Maresca e suo fratello, il 30enne Roberto Maresca; il 25enne Antonio Buonora, il 36enne Lucido Valerio Venturiello, il 27enne Marco Grimaldi, il 24enne Mirko Ruggieri e il 25enne Gianluigi Strianese; ai domiciliari, invece, già vi erano il 23enne polacco Adrian Markowski, il 27enne marocchino Errechaiech Saleh ed il 23enne Vincenzo Galdoporpora.
L’attività investigativa ha portato il pm della Dda, Marco Colamonici, a formulare accuse in merito alla vendita di cospicui quantitativi di cocaina, eroina, marijuana ed hashish, acquistate dal clan di pusher a Napoli nei quartieri di Secondigliano e Scampia, e successivamente vendute ad assuntori di Agropoli, Capaccio Paestum, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Oliveto Citra, Perdifumo, Roccadaspide e Vallo della Lucania. 



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