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RIQUALIFICAZIONE PER BORGO CAFASSO
RIQUALIFICAZIONE PER BORGO CAFASSO
Capaccio, Giunta dispone ripristino del percorso per disabili nell’area archeologica
Alfonso Stile
12 dicembre 2017 19:42
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Ripristino del percorso per non vedenti nell’area archeologica e riqualificazione di Borgo Cafasso. Con apposite delibere, la Giunta comunale di Capaccio Paestum ha disposto la riqualificazione della piazzetta al borgo Cafasso, ad oggi in stato di abbandono e spoglia di aree attrezzate, per renderla vivibile e più fruibile da parte dei residenti della zona, dove vi sono piantate essenze arboree secolari che diventano meta di riposo e convivio.
A Paestum, invece, previsti lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al ripristino dei percorsi tattili per non vedenti realizzati, nel 2010, nell’ambito del Programma Arcus ‘La Cultura senza barriere’, che avevano reso il Parco Archeologico accessibile anche ai diversamente abili.
Negli anni, però, il percorso è stato danneggiato e reso insicuro e pieno di buche, suscitando anche diverse polemiche per la scarsa attenzione verso i portatori di handicap: di qui il provvedimento dell’esecutivo comunale, mirato a migliorare la qualità della vita dei fruitori del patrimonio archeologico della città dei Templi. Ad occuparsi dei necessari adempimenti e delle perizie estimative, in entrambi i casi, sarà l’Area I, diretta dal funzionario responsabile dott. Antonio Rinaldi.

PERCORSO PER NON VEDENTI: LA SITUAZIONE ATTUALE
Percorsi guidati per non vedenti distrutti, calchi sporcati da escrementi di uccelli, rampe chiuse mai collaudate e servizi igienici speciali mai realizzati (nelle foto), rappresentano un’offesa indecorosa non solo ai portatori di handicap, ma anche alla civiltà ed alla sensibilità della comunità capaccese. Non certo una bella figura agli occhi delle migliaia di persone che visitano, ogni anno, l’area archeologica pestana.
Eppure erano ben altre le finalità del progetto pilota ‘Cultura senza barriere’ messo in campo, nel 2004, dall’allora Amministrazione Sica, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra il Comune di Capaccio Paestum e la società Arcus (Arte, cultura e spettacolo), creata in accordo tra tre ministeri (Beni Culturali, Infrastrutture e Trasporti, Tesoro).
Il progetto coinvolse 5 città italiane (Bergamo, Capaccio Paestum, Mantova, Perugia e Assisi): nell’area archeologica e nel Museo nazionale di Paestum, lungo la cinta muraria, nel santuario della Madonna del Granato, presso le sorgenti di Capodifiume, nel museo di Hera Argiva Gromola e presso la Basilica Paleocristiana, fu pianificato l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche, finalizzato alla migliore fruizione per le persone con handicap motorio, visivo o uditivo. Presso tali siti, era previsto anche l’adeguamento di marciapiedi ed attraversamenti pedonali, la realizzazione di rampe, servizi igienici, percorsi a percezione tattile, collocazione di calchi e audio guide per i diversamente abili. Ci vollero quasi 6 anni per realizzare (parte) delle opere previste, di cui resta ben poco. Ad oggi, infatti, la rampa che doveva consentire ai disabili di poter visitare la Basilica di Paestum non è stata ancora collaudata ed è inesorabilmente chiusa; il percorso per i non vedenti, invece, si è deteriorato nel tempo, costellato da scempi (tombini, piastrelle speciali rotte, ecc.).

PROGETTO ARCUS: DALL’ITER ALLO SCEMPIO
Lo studio di fattibilità ‘Cultura senza barriere per la realizzazione di percorsi di visita per i diversamente abili’ fu approvato nel 2005 (delibera di Giunta n. 141 del 07/04/05). L’intervento fu inserito nell’annualità 2005 del Programma triennale dei Lavori Pubblici 2005/2007, con approvazione del Consiglio comunale (atto n. 27 del 19/04/05). Il 26 maggio del 2005, fu sottoscritta la convenzione tra le parti, contenente le condizioni di concessione del finanziamento da parte dell’ARCUS. Il progetto preliminare dei lavori, redatto dal responsabile apicale dell’area IV, l’arch. Rodolfo Sabelli, fu approvato dalla Giunta comunale nel novembre dello stesso anno (delibera n. 450 del 24/11/2005). A fine 2006, arriva l’ok al progetto definitivo (approvato con delibera di Giunta n. 309 del 23/10/2006): importo complessivo dell’intervento 335mila euro, di cui 277.577,63 per i lavori. Sabelli con propria determinazione (n. 13 del 16/01/2007) approvò poi il progetto esecutivo: le opere furono affidate (contratto n. 3169 del 04/05/2007), a seguito di regolare gara di appalto (espletata il 22/02/2007) all’impresa CO.GE.NU.RO. Srl di Salerno, per un totale di 189.672,46 al netto del ribasso praticato (31,916%). Il progetto, cui seguirono ulteriori lavori integrativi, fu ultimato nel 2010: le opere furono inaugurate il 29 luglio dello stesso anno dall’Amministrazione dell’ex sindaco Pasquale Marino, insieme con la Soprintendenza ai Beni archeologici. Ma oggi ci si chiede: i bagni dove sono? La rampa presso la Basilica perché non è stata mai collaudata? Perché è stato consentito di costellare il percorso per i non vedenti di tombini ed asfalto? Chi deve pulire i calchi dagli escrementi degli uccelli?



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