CAPACCIO PAESTUM. Dopo la decisione della IV sezione del Consiglio di Stato, che ha rimesso all'adunanza plenaria la decisione finale sulla legittimità delle nomine di direttori stranieri al vertice dei musei italiani, il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel (nella foto), ha commentato così la sentenza: "Lettura della rassegna stampa... nessuna preoccupazione per il Consiglio di Stato, che fa il suo lavoro secondo le regole della giustizia e che ancora non si è affatto espresso in maniera definitiva... ma rimane un senso di tristezza di fronte al fatto che esaltazioni del tipo "il patrimonio è italiano, niente direttori stranieri", ovvero dell'dea che la cultura e la ricerca siano una specie di affare nazionale, non affidabile a "stranieri" (e la speranza mal celata che il Consiglio di Stato decida in tal senso), sembrino essere arrivati in seno alla società civile. Discorsi di questo genere su alcune delle testate più grandi, firmati da noti "intellettuali", anche "di sinistra"... confortante che ci siano anche molte voci diverse... Comunque dopo, facendo la spesa al mercato della Pignasecca, mi sorprendo a domandarmi quante delle persone che incontro per strada condividerebbero una tale visione: quanti vedrebbero in me solo uno straniero, di cui non ci si può fidare?
Mi torna in mente l'assurda vicenda del Museo Egizio di Torino, il cui direttore Christian Greco (italiano, che ha lavorato all'università, nella scuola pubblica e in un museo in Ollanda per molti anni) è stato insultato e attaccato per aver messo in campo delle iniziative a favore di persone di lingua araba.
Dove stiamo andando? La cultura e i musei diventeranno un campo di battaglia tra italiani e non italiani? I prossimi saranno i professori non italiani che dirigono progetti e centri di ricerca in Italia? O i direttori di teatri e istituti di ricerca o di cultura?".