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Adeguamenti antisismici: dal MIUR 35 milioni di euro alle scuole salernitane
Comunicato Stampa
08 febbraio 2018 12:56
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SALERNO. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato l’elenco dei Comuni beneficiari delle risorse stanziate dalla Legge di bilancio per il 2017 (n. 232 del 2016) destinate ad interventi di adeguamento antisismico delle scuole. Si tratta di 1,058 miliardi di euro che consentono di far partire immediatamente 1.739 interventi in Italia, 82 in Campania. "La nostra Regione – spiega il presidente dell’Associazione dei Costruttori Salernitani, Antonio Lombardi - è destinataria del 14% delle risorse: 148,7 milioni, che attiveranno interventi in 82 istituti scolastici per l’adeguamento antisismico o, per i casi più critici, la costruzione ex novo degli edifici".
Le risorse destinate alla provincia di Salerno ammontano ad oltre 35 milioni di euro e consentiranno di avviare 20 interventi, tra i quali spiccano:
Agropoli - 1,3 milioni per una nuova scuola alle Mattine;
Albanella - 451mila euro per il plesso scolastico a San Cesareo;
Aquara - 2,1 milioni di euro per l’istituto Kennedy;
Auletta - 1,4 milioni per la scuola media Don Bosco;
Cannalonga - 1,5 milioni per la scuola don G. Trotta;
Celle di Bulgheria - 1,3 milioni per la scuola secondaria di primo grado;
Castellabate – 4,3 milioni per un polo scolastico-sportivo;
Felitto - 1,5 milioni per edificio polifunzionale;
Moio della Civitella - 1milione di euro per la scuola e la palestra di località Macchiarella;
Padula - 427mila euro per lavori per la scuola elementare Bivio-Cardogna;
Roccadaspide - 2,1 milioni per la scuola Marconi;
Sanza - 490mila euro per la scuola Pisacane;
Santa Marina - 4,8 milioni per il nuovo polo scolastico;
Torchiara - 999mila euro per la scuola del capoluogo;
Torre Orsaia - 1,1 milioni per la scuola secondaria di primo livello.

“Un segnale indubbiamente importante – commenta ancora Lombardi – dopo anni di pressoché totale immobilismo: ma occorre evidenziare che il patrimonio edilizio salernitano consta di 1.591 istituti, molti dei quali, come attestano rilievi e verifiche di organismi terzi, presentano elevati profili di criticità sia relativamente al rischio sismico, sia anche per il dissesto idrogeologico o le eruzioni vulcaniche. Intervenire per la messa in sicurezza sismica di 20 scuole, 6 delle quali peraltro saranno realizzate ex novo, è un segnale sicuramente positivo. Ma ancora decisamente troppo timido: siamo nell’ordine dell’1% e poco più. Occorrono azioni decisamente più incisive e capillari per mettere davvero in sicurezza le scuole, con programmi che coinvolgano anche capitali privati e prevedano un più ampio ed intenso utilizzo delle strutture nella prospettiva anche di un impiego full-time degli edifici con piani di contrasto all’emarginazione, di integrazione, di recupero, di qualificazione, di attività formative integrative, supplementari e di perfezionamento, ma anche attività di svago, intrattenimento, spettacolo. Occorre insomma immaginare scuole sicure, aperte tutto il giorno, che diventino il punto di riferimento per chi le frequenta, ma anche per la collettività tutta in generale”.
Il Ministero ha di recente finalmente stilato una Programmazione unica nazionale con un elenco di priorità effettive sulle quali intervenire e un’Anagrafe sullo stato delle scuole. “Occorre ora che tutti questi dati e tutte queste informazioni – conclude il presidente Lombardi - si traducano in programmi ed interventi concreti: altrimenti rimarremo sempre, come la storia ci insegna, nel novero delle buone e delle belle intenzioni. Tanto più incresciose quando investono, come nel caso delle scuole, la sicurezza dei nostri giovani, dei nostri bambini e dei nostri ragazzi”.



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