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DOPO AMPIA DISCUSSIONE
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Battipaglia, rinviata mozione su riduzione indennità: Consiglio sciolto per mancanza numero legale
Redazione
16 febbraio 2018 23:32
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BATTIPAGLIA. Una discussione di quasi tre ore prima di procedere al ritiro della mozione, presentata dai ‘pattisti’ di riduzione delle indennità e gettone di presenza del 50% per vicesindaco, assessori, presidente del Consiglio comunale e consiglieri. E l’abbandono dell’aula da parte di alcuni dei dissidenti di maggioranza e di componenti dell’opposizione fa mancare il numero legale con la sospensione della seduta ed il rinvio dei punti all'ordine del giorno a lunedì pomeriggio. E’ uno degli otto firmatari, il consigliere Francesco Marino a proporre di riconsiderare la mozione (rimandata con 12 voti favorevoli ed 8 contrari, assenti Longo, Zaccaria, Liguori, Motta e Caprino), con la discussione da avviare in Commissione Bilancio prima di tornare in aula. Eppure l’opposizione, con gli interventi di Luigi D’Acampora, Roberto Vicinanza, Alessio Cairone e Gerardo Motta si era detta favorevole a votare favorevolmente, attaccando poi la scelta avanzata da Marino, che ha firmato la proposta, protocollata lo scorso 1° dicembre, assieme ad Angelo Cappelli, Roberto Cappuccio, Giuseppe Salvatore, Isidoro Amendola, Antonio Sagarese, Valerio Longo e Gerardo Zaccaria. Una richiesta di riduzione dell’indennità che prevede la destinazione del taglio alla costituzione di un fondo, gestito dalla stessa sindaca Cecilia Francese, per finanziare attività culturali e misure di contrasto al disagio sociale e alla povertà. E sul risparmio i dati ballano. Per il consigliere Roberto Cappuccio s’aggirerebbe “attorno ai 150 mila euro annui”. Numero contestato dalla sindaca Francese che parla, nel suo intervento prima della votazione, di “84 mila euro di risparmi per le casse comunali per una mozione pretestuosa, con la Giunta che ha già deliberato lo scorso 8 febbraio, confermando il taglio dei compensi del 10% anche per il 2018, un vantaggio, con un risparmio di quasi 90 mila euro in due anni”.  Passa,intanto, all’unanimità la mozione proposta dal consigliere d’opposizione Alessio Cairone per la riproposizione della ‘Carta Giovani’, per permettere a chi rientra nella fascia d’età dai 15 ai 34 anni di poter spendere con particolari sconti negli esercizi commerciali cittadini. Poi l’uscita dall’aula, dei consiglieri ‘pattisti’ Roberto Cappuccio, Angelo Cappelli, Giuseppe Salvatore, Antonio Sagarese e di Roberto Vicinanza e Alessio Cairone dai banchi dell'opposizione che fa mancare il numero legale per il prosieguo della seduta, che riprenderà lunedì pomeriggio, alle ore 18.00.



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