BATTIPAGLIA. Il tempo di procedere ad approvare con i voti della maggioranza e del consigliere Mirra per l’opposizione, la rimodulazione, da dieci a quindici anni, del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, e il Consiglio comunale si scioglie, per la seconda volta in meno di una settimana (era già accaduto venerdì scorso), per mancanza del numero legale. L’uscita dei ‘pattisti’ presenti in aula Valerio Longo, Roberto Cappuccio, Angelo Cappelli e Gerardo Zaccaria (con l’assenza di Antonio Sagarese e Giuseppe Salvatore) seguiti dai consigliere d’opposizione Gerardo Motta, Luigi D’Acampora, Roberto Vicinanza, Alessio Cairone, Luisa Liguori ed Egidio Mirra provoca il rinvio alla seconda convocazione, per venerdì 23 febbraio, degli altri punti all’ordine del giorno. Dura tre ore l’assise civica, trascorsa tra comunicazioni e simil-interrogazioni poste all’Amministrazione retta dalla sindaca Cecilia Francese e la discussione sull’approvazione del piano che spalma il disavanzo su quindici anni, con l’atto inviato alla Corte dei Conti per l’approvazione e che potrebbe liberare risorse da investire per attività varie.

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