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LA SENTENZA
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Capaccio, Consiglio di Stato respinge ricorso Kerres: gestione piscina passa al Comune
Alfonso Stile
16 marzo 2018 10:33
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CAPACCIO PAESTUM. La gestione della piscina Poseidone passa definitivamente sotto il controllo diretto del Comune di Capaccio Paestum. Il Consiglio di Stato, infatti, in sede giurisdizionale con sentenza del 15 marzo 2018, ha rigettato il ricorso presentato dalla società Kerres, quale mandataria dell’ATI Afrodite, per la riforma cautelare del dispositivo del Tar di Salerno in merito alla risoluzione anticipata del contatto da parte dell’ente civico e relativo incasso della polizza fideiussoria per l’anno 2017, a causa di numerose inadempienze contrattuali da parte della concessionaria.
I giudici della Quinta Sezione del Consiglio di Stato (presidente Carlo Saltelli, consiglieri Lotti, Prosperi, Maggio, Barreca) infatti, hanno ritenuto che ritenuto che “impregiudicati i dovuti approfondimenti in sede di merito, allo stato, gli inadempimenti addotti dal Comune a fondamento dei provvedimenti impugnati risultano prima facie idonei a legittimare questi ultimi”, nonché “quanto al periculum in mora, che, nella valutazione dei contrapposti interessi, appare preminente l’interesse pubblico all’adeguata ed efficiente gestione dell’impianto”. La società Kerres è stata anche condannata al pagamento delle spese legali in favore del Comune di Capaccio Paestum, pari ad 1.500 euro. L'Amministrazione comunale retta dal sindaco Franco Palumbo, pochi giorni fa, aveva già approvato il nuovo Piano di gestione annuale della piscina comunale Poseidone per garantire la continuità dei servizi a seguito del paventato passaggio in corso d’opera, poi divenuto effettivo con la sentenza di ieri, da una gestione di uso privatistico (Kerres SocietàCooperativa Sociale) ad una pubblica (Comune di Capaccio Paestum).

 

L’Ente comunale, difeso dai legali Sergio Perongini e Brunella Merola, garantirà la continuità dei servizi attraverso un piano di gestione che prevede tariffe più vantaggiose per gli utenti e fruibilità gratuita alle scuole e alle persone più svantaggiate. La nuova gestione comunale, affidata alla società partecipata Paistom, entrerà nella fase operativa dal 30 marzo. “È prevalso l’interesse pubblico anche dinanzi ai giudici del Consiglio di Stato – afferma il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo – la comunità di Capaccio Paestum si riappropria di un bene di tutti e che, come tale, dovrà essere gestito. I nostri cittadini, genitori, figli, sportivi giovani e meno giovani, possono stare sereni perché le attività non si fermeranno e saranno garantite attraverso un piano di gestione, già pronto, che consentirà all’Ente di subentrare all’attuale gestore senza creare alcun disagio agli utenti della piscina comunale. Questa vicenda serva da monito anche per il futuro perché i beni pubblici devono avere un’unica prerogativa, che è quella di garantire l’interesse collettivo”.



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