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INDAGA DDA DI NAPOLI
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Giro di squillo, perquisizioni della Squadra Mobile: trema la Capaccio 'bene'
Redazione
22 marzo 2018 08:38
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CAPACCIO PAESTUM. Giro di squillo e di escort: trema la Capaccio Paestum 'bene'. Il filone del sesso a pagamento è scaturito da una più ampia inchiesta per traffico di droga, in particolare cocaina, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dai pm Liliana Esposito e Henry John Woodcock della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha delegato gli agenti della Squadra Mobile della questura di Avellino ad eseguire numerose perquisizioni, avvenute ieri, nei comuni irpini di Solofra, Serino e Cesinali, ed in quelli salernitani di Capaccio Paestum, Scala e Salerno città.
Sei finora le persone indagate per spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: il vorticoso giro a luci rosse è spuntato fuori da diverse intercettazioni e dalle rivelazioni di un collaboratore di giustizia, che ha chiamato in causa il boss Mario Ruggiero, ritenuto esponente di spicco del clan camorristico dei Cava, attivo nell’Avellinese.
Secondo quanto è emerso dal materiale probatorio, gli appuntamenti avvenivano in ville ed appartamenti confortevoli, dove prostitute d’alto bordo venivano reclutate e gestite dalla camorra per esaudire le richieste di imprenditori facoltosi ed esigenti: ingenti le tariffe che venivano praticate, che indirizzano gli inquirenti su clienti di un certo lignaggio, con gli incontri che venivano fissati telefonicamente attraverso parole in codice. A scegliere i luoghi erano i sodali del clan, con la compiacenza di imprenditori del posto, in particolare a Capaccio Paestum e Serino, che locavano immobili, spesso ‘in nero’ e in maniera anonima, per non lasciare alcuna traccia e garantire la privacy dei clienti.



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