Attualità
SENTENZA DEFINITIVA
SENTENZA DEFINITIVA
Elezioni Consorzio, Tar dà ragione a Bellelli e sancisce aventi diritto al voto
Alfonso Stile
23 marzo 2018 21:41
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CAPACCIO PAESTUM. Per indire le prossime elezioni al Consorzio Bonifica di Paestum in maniera legittima, sarà necessario aggiornare prima il vigente Piano di Classifica: ad avere diritto al voto, inoltre, potranno essere solo i consorziati titolari di contributi di bonifica, ovvero non potranno più votare anche gli eventuali affittuari di terreni che versano solo i canoni per l’irrigazione. Questo, in sintesi, è quanto stabilito, con sentenza definitiva del 22 marzo 2018, dai giudici della 2^ sezione del Tar di Salerno (presidente Maria Abbruzzese, consiglieri Paolo Severini e Rita Luce), che di fatto hanno dato ragione all’ex consigliere consortile Ettore Bellelli (nella foto), accogliendo e ritenendo fondati tutti i ricorsi da lui presentati, in questi anni, contro la Regione Campania e gli ex amministratori dello stesso ente.

ECCO LE TAPPE DI UNA VICENDA COMPLESSA
Tutto ha inizio nel novembre 2015, quando il Consorzio fissa nuove elezioni per il rinnovo delle cariche e Bellelli invia subito una nota al direttore generale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, Filippo Diasco, contestando le modalità d’indizione, l’elenco degli aventi diritto al voto e l’inserimento, negli stessi elenchi, dei proprietari terrieri nei comuni di Roccadaspide, Ogliastro e Cicerale, ricadenti nel perimetro consortile ma non nel Piano di Classifica.
Palazzo Santa Lucia ne prende atto e nomina un commissario ad acta a scopo ispettivo, ma gli ex amministratori ricorrono al Tar contro tale decisione, ottenendone la sospensiva, e con una ‘prova di forza’ indicono al contempo nuove elezioni il 6 gennaio 2016.
Elezioni che, il giorno della Befana, si svolgono: vengono nominati anche i neo consiglieri eletti, ma a giugno 2016 arriva la pronuncia del Tar, che ne annulla l’esito nominando un commissario straordinario, Biagio Franza, il quale s’insedia a settembre dello stesso anno; il suo compito è preciso, ovvero rimettere ordine nelle modalità d’indizione e fissarle entro 180 giorni.
Franza, appena insediato, evidenzia subito l’esigenza di aggiornare il Piano di Classifica prima d’indire nuove elezioni per non incorrere nelle medesime illegittimità: contro la sua nomina, però, gli amministratori eletti ad inizio 2016 presentano ricorso al Tar, che stavolta nega la sospensiva e, in attesa di pronunciarsi nel merito, ‘consente’ a Franza di svolgere l’incarico affidatogli.
Nonostante ciò, la Regione Campania continua a ‘pressare’ il commissario straordinario sull’indizione delle nuove elezioni, che Franza si vede ‘costretto’ a fissare nel giugno del 2017 pur non essendo ancora pronto il Piano di Classifica.
Una forzatura che Bellelli non digerisce nemmeno stavolta, ricorrendo così nuovamente al Tar per le stesse motivazioni dell’anno prima, evidenziando anche l’illegittimità dei voti espressi dagli affittuari di terreni che pagano solo l’irrigazione, un diritto non previsto dalla vigente normativa regionale sulla bonifica, mettendo in evidenza l’abnorme conseguenza della ‘duplicazione’ del voto in capo al medesimo cespite: in parole più semplici, se il proprietario di un terreno lo divide e lo dà in fitto a più persone, il diritto al voto spetta soltanto allo stesso proprietario, non possono votare il proprietario e gli affittuari.
L’epilogo della spinosa questione è giunto ieri, con la citata sentenza di merito del Tar, che accorpando tutti i ricorsi pendenti, ha stabilito definitivamente che, per indire nuove e legittime elezioni, evitando d’incappare ancora nei medesimi contenziosi, il Consorzio pestano dovrà aggiornare prima il vigente Piano di Classifica facendolo regolarmente approvare dalla Regione, e ad avere diritto al voto potranno essere solo i consorziati che pagano la bonifica. Una vittoria netta, dunque, di Bellelli.



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