Attualità
IMPUGNATA ORDINANZA CAUTELARE
IMPUGNATA ORDINANZA CAUTELARE
Capaccio, appalti al cimitero ai Casalesi: Ragni ricorre al Riesame
Alfonso Stile
11 aprile 2018 18:37
Eye
  3031

CAPACCIO PAESTUM. Indagine sugli appalti al cimitero di Capaccio Capoluogo. L’ex vicesindaco Nicola Ragni ricorre al Tribunale del Riesame, impugnando l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip Renata Sessa del Tribunale di Salerno, su richiesta del sostituto procuratore Vincenzo Senatore della locale Procura della Repubblica. Dopo aver presenziato all’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale Ragni si è dichiarato “estraneo ai fatti” contestati, il suo legale difensore, l’avv. Domenico Guazzo, ha redatto un’articolata e corposa memoria difensiva, sia in ordine al merito che all’esistenza dei presupposti che hanno portato il gip a disporre la misura restrittiva personale. L’udienza si terrà domani mattina, in Camera di Consiglio, dopodiché i giudici del Riesame, se non riterranno inammissibile la richiesta, entro 10 giorni decideranno se annullare, riformare o confermare l’ordinanza cautelare.
Nicola Ragni, già vicesindaco del Comune di Capaccio Paestum fino al mese di giugno 2017, ed attuale consigliere di opposizione (carica al momento sospesa con disposizione prefettizia), è accusato del delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.), in merito alla vicenda relativa alla costruzione delle cappelle per i defunti presso il cimitero al Capoluogo, relativamente ai lavori di ampliamento del camposanto appaltati dall’ente civico ad imprese edili riconducibili, di fatto, ad esponenti attigui al noto clan camorristico dei Casalesi, ed attinte da misure interdittive Antimafia e sequestri di quote societarie da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno.
Ragni è ai domiciliari dal 20 marzo scorso, giorno in cui il blitz condotto dai Nuclei Investigativi dei carabinieri di Salerno e di Caserta ha coinvolto in tutto 9 persone: nei guai sono finiti anche l’arch. Rodolfo Sabelli, all’epoca dei fatti responsabile dell’Area III, indiziato del delitto di abuso di ufficio (art. 323 c.p.); gli ex consiglieri comunali di maggioranza Roberto Ciuccio e Leopoldo Marandino, gli imprenditori casalesi Giacomo Caterino, sua moglie Rossella Marino e suo padre Paolo Caterino; Vincenzo Noviello, ingegnere di San Cipriano Picentino, e l’imprenditore ortofrutticolo Gerardo Gaudiano di Pagani.



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP