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CORDOGLIO DEL SINDACO
CORDOGLIO DEL SINDACO
Buonabitacolo, Alex accoltellato a morte per la droga: in carcere 18enne
Alfonso Stile
15 aprile 2018 10:19
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BUONABITACOLO. Il 18enne Antonio Alexander Pascuzzo (nella foto a dx) è stato accoltellato a morte. Ad ammazzarlo, con sei fendenti, è stato un altro 18enne, Karol Lapenta (nella foto a sx), di origini polacche ma residente a Buonabitacolo, arrestato e condotto in carcere, nella notte, dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina. I militari dell’Arma, coordinati dal cap. Davide Acquaviva, dopo averlo posto in stato di fermo d’indiziato di delitto, lo hanno interrogato durante tutta la notte: contraddicendosi spesso sulle risposte e versioni fornite agli inquirenti, il giovane è crollato confessando l’efferato delitto, ed è stato associato al carcere di Potenza.
Ancora da ricostruire il movente dell’assassinio: il cadavere in avanzato stato di decomposizione di Antonio Alexander Pascuzzo, scomparso dal 6 aprile scorso, è stato rinvenuto ieri pomeriggio lungo il torrente Peglio, nei pressi della piscina comunale. La morte del giovane è verosimilmente avvenuta in maniera violenta, a seguito del ritrovamento di diversi e profondi fendenti al petto e all’addome: a condurre i militari sul luogo del delitto sono stati i rilievi attraverso i dati emersi dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico e delle celle BTS sul cellulare del giovane.
La località del rinvenimento, unitamente ai numerosi elementi indiziari, già raccolti nei giorni precedenti dagli inquirenti, consentivano di ricostruire la dinamica del delitto e a collazionare incontrovertibili elementi di reità a carico del fermato il quale, anche a seguito dell’interrogatorio, ammetteva le proprie responsabilità sull’omicidio, avvenuto nella sera stessa della sua scomparsa, mediante un coltello, al fine di impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, circa 50 grammi, nella disponibilità della vittima. Dopo l’efferato delitto, l’omicida trascinava, per circa 50 mt, il corpo esanime del malcapitato, successivamente gettandolo da un dislivello di circa 5 metri, sul greto del corso d’acqua ove veniva rinvenuto. I militari sottoponevano altresì a sequestro l’arma del delitto. La salma sarà sottoposta ad esame autoptico nella giornata di domani. Il giovane fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Potenza. Antonio viveva a Buonabitacolo da pochi mesi, con il padre e lo zio, dopo essere rientrato dal Perù dove vive la madre, separata dal padre. Secondo quanto rilevato dai carabinieri, l'assassino, che lavora come macellaio a Montesano sulla Marcellana, è stato tutto il pomeriggio sul luogo del ritrovamento per assistere alle operazioni del Personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, che ha eseguito tutti i rilievi del caso.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO
Il primo cittadino di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, ha postato il seguente messaggio il proprio profilo Facebook per commentare la tragedia: “Tentare di raccogliere i pensieri dopo un pomeriggio come quello appena vissuto è una impresa immane. Pensare che in un piccolo paese come il nostro possa consumarsi un omicidio così violento ed efferato - che anche il Procuratore Russo ha definito gravissimo - è una condizione che sconcerta. Tramortisce l'accanimento violento, destabilizza l'idea stessa che a Buonabitacolo si possano verificare casi del genere. Ho visto la paura negli occhi dei miei concittadini. Oggi siamo purtroppo chiamati a vivere questo ulteriore dolore. Le domande che ci si pone sono davvero tante, troppe. Va intrapresa un'azione seria, senza demagogia o scusanti. Ognuno deve fare la sua parte, io per primo. E lo faremo. Sono vicino alla famiglia Pascuzzo, sono vicino agli amici e a tutti i miei concittadini. Il mio ultimo e più profondo pensiero va al giovane Antonio Alexander che, dopo una vita di peregrinazioni e sofferenze, ha trovato quel tipo di morte qui da noi. R.I.P.”.
“È un fatto gravissimo”, questo invece è stato il primo commento del procuratore capo Vittorio Russo della Procura della Repubblica di Lagonegro.



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