CAPACCIO PAESTUM. Dopo 12 anni, i giudici della Seconda Sezione del Tar di Salerno respingono il ricorso presentato, nel 2006, dal proprietario dell’hotel Ariston, Alberto Barlotti, per l’annullamento di un’ordinanza di abbattimento del Comune di Capaccio Paestum di alcune opere abusive realizzate presso il noto complesso alberghiero (nella foto). Nello specifico, si fa riferimento all’ampliamento della veranda esterna del bar-ristorante mediante struttura in ferro, invetriate in alluminio e copertura piana con pannelli coibentati, oltre alla relativa rampa di scale di accesso costruita con lastre di travertino.
Attraverso i propri legali, Barlotti aveva impugnato non solo l’ordinanza (n. 97 del 29.06.2006), a firma del responsabile del Settore III, di demolizione di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo, ma anche il verbale di sopralluogo ed accertamento redatto dall’Ufficio Tecnico comunale il 18.04.2006, e la comunicazione del Corpo Forestale dello Stato, redatta a seguito di sopralluogo, eseguita in data 2.05.2006.
A seguito della Camera di Consiglio del 10 aprile scorso, però, i magistrati del Tar (presidente Maria Abbruzzese, a latere Paolo Severini e Rita Luce), hanno ritenuto infondati tutti i presupposti del ricorso, respingendolo, compensando le spese ed ordinando all’autorità amministrativa di eseguire la sentenza, emessa in data odierna. i legali della famiglia Barlotti preannunziano ricorso al Consiglio di Stato.