Attualità
Capaccio, "Dolce Vita" per 800 tesserati e 120 squillo
Angela De Rosa
14 ottobre 2011 09:28
Eye
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CAPACCIO.  800 i tesserati ufficiali, che frequentavano il club a luci rosse “Dolce Vita” di Capaccio. Ma il giro di clienti è molto più vasto rispetto al numero dei tesserati del club privè. Sarebbero migliaia infatti, i clienti che usufruivano delle prestazioni sessuali delle squillo tutte straniere, provenienti dalla Romania, Bolivia, Paesi dell’Est, Brasile, Ecuador di età compresa tra i 22 e i 35 anni. Almeno 120 le prostitute (mediamente nel club erano presenti ogni sera  una decina di ragazze) che effettuavano l’attività di meretricio nell’alcova del sesso, scoperta lungo la Capaccio Paestum. Sono queste le indiscrezioni trapelate in queste ultime ore. Prestazioni sessuali a pagamento, a tariffa differenziata,  che attiravano clienti da tutta la provincia salernitana. Sebbene la maggior parte della clientela risiede a Capaccio, abbastanza numerosa anche l’utenza proveniente da Agropoli, Battipaglia e dai paesi del sud del Cilento. Tutte persone che saranno ascoltate come persone informati dei fatti. Sulla loro identità gli inquirenti non lasciano trapelare nulla. A sgominare il vasto giro di prostituzione le approfondite e complesse indagini, effettuate anche con supporti audio e video, della polizia locale, diretta dal capitano Antonio Rinaldi. In manette è finito Angelo Federico, 39anni, arrestato all’aeroporto di Fiumicino, ex imprenditore edile, gestore del night club “Dolce Vita”. L’inchiesta è partita a seguito di alcune denunce, giunte al comando di polizia locale, con le quali venivano segnalati degli strani movimenti intorno al night club, che hanno sollevato il sospetto negli inquirenti che potesse trattarsi di un giro di prostituzione. Le  indagini sono state effettuate attraverso agenti infiltrati all’interno del locale notturno. I due agenti, spacciandosi per normali clienti, hanno raccolto tutti gli elementi utili grazie ai quali è stato possibile inchiodare l’imprenditore. Nel registro dei soci, sequestrato dai caschi bianchi, tutti i nomi dei presunti clienti delle squillo, appartenenti a diverse estrazioni sociali. Tra l’utenza anche uomini sposati con famiglia che frequentavano saltuariamente il club. Tutti saranno contattati in via informale per essere sentiti. Le indagini dei caschi bianchi sono in corso per capire i collegamenti e l’estensione di un giro di prostituzione, che sembra avere scenari inquietanti. Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Francesca Fittipaldi della Procura di Salerno, diretta dal procuratore capo Franco Roberti. Le indagini continuano, e a Capaccio è caccia ai nomi dei possibili clienti delle prostitute straniere stretti da assoluto riserbo. 



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