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LA SENTENZA
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Salerno, appalti truccati: prescrizione per i 5 imputati del processo 'Due Torri'
Redazione
06 giugno 2018 07:37
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SALERNO. I giudici della seconda Sezione penale del Tribunale di Salerno hanno emesso una sentenza di prescrizione nei confronti dei 5 imputati nel noto processo ‘Due Torri’ relativo agli appalti truccati alla Provincia di Salerno. I pm Francesco Rotondo e Guglielmo Valenti, nelle requisitorie, avevano chiesto condanne dai 5 ai 3 anni e mezzo di reclusione nei confronti dei tre costruttori edili che facevano parte del ‘cartello’ di impresa pilotato dai capicordata Rino e Giovanni Citarella di Nocera Inferiore, ovvero Giovanni Botta, Eduardo Sale e Luigi Di Sarli di Teggiano, nonché di due dipendenti provinciali, Franco Pio De Luca e Raffaele Orefice.
Il Tribunale, al termine della camera di consiglio, ha dunque assolto i 5 imputati, dichiarando il non luogo a procedere nei loro confronti per prescrizione del reato di associazione a delinquere: il collegio difensivo era composto dagli avvocati Ianulardo, Sica, Forlani e Zecca. Il processo ‘Due Torri’ di fatto mise fine ad un rodato sistema di pilotaggio degli appalti che vigeva a Palazzo Sant’Agostino dal 2008, consentendo ad un gruppo di imprese di aggiudicarsi le gare migliori per la realizzazione di strade nel Salernitano
“Sì, ero un capocordata e prestavo le ditte a chi ne aveva di meno” confessò Rino Citarella nel corso di una delle udienze, parlando di una pendrive contenente la ‘lista delle ditte’ amiche e delle bustarelle che venivano consegnate ai funzionari provinciali come tangenti per ‘segnalare’ in anticipo i ribassi praticati da ditte ‘esterne’ al sistema corruttivo.



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