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NOTA STAMPA
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Capaccio, scandalo piscina. 5 Stelle: "Comune denunci Ditta prima che sia tardi"
Comunicato Stampa
19 luglio 2018 13:19
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CAPACCIO PAESTUM. Scandalo piscina Poseidone di Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa diffusa dagli attivisti della libera Associazione Cittadini 5 Stelle ed inviata all'Amministrazione comunale retta dal sindaco, Franco Palumbo:

La libera associazione Cittadini Cinque Stelle di Capaccio Paestum ha chiesto al sindaco l’applicazione dell’art. 102, comma 5 del D.Lgs n. 50/2016, che si riporta testualmente: Salvo quanto disposto dall’art. 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità e i vizi dell'opera o delle prestazioni, ancorché riconoscibili, purché denunciati dalla stazione appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo. Altresì, ai sensi del comma 3 del medesimo articolo: il certificato di collaudo o il certificato di verifica di conformità ha carattere provvisorio e assume carattere definitivo decorsi due anni dalla sua emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato ancorché l'atto formale di approvazione non sia stato emesso entro due mesi dalla scadenza del medesimo termine. Si fa presente che il collaudo è stato depositato il 12 agosto 2016, prot.n.28425, e che manca poco meno di un mese per procedere nei confronti dell’appaltatore.
Ciò a seguito delle numerose note stampa del Comune di Capaccio Paestum, che annunziava la chiusura della piscina a causa delle criticità strutturali riscontrate evidenziano seri rischi per la incolumità dei fruitori della piscina, e l’articolo inchiesta di StileTV che evidenzia passaggi della perizia giurata dell’ing. Venturiello di Rutino: impianti elettrici non a norma o non funzionanti per un danno complessivo di 150.000 euro; tetto non costruito a regola d’arte, realizzato in modo da aggravare il problema di tutte le piscine del mondo, la condensa. Il tecnico ha quantificato in complessivi 250.000 euro il costo per rendere a regola d’arte la copertura della piscina che, sommati ai 150.000 euro per i danni agli impianti elettrici e meccanici portano, dunque, a 400.000 euro il costo di adeguamento necessario per rendere la piscina di nuovo agibile.
Alla luce di quanto esposto, non vorremmo trovarci a pagare, come cittadini, le cifre evidenziate dal perito del Comune di Capaccio Paestum per la mancata denuncia dell’appaltatore, ed evitare di non far scadere i termini (meno di un mese), di cui all’art. 102, del D.Lgs n° 50/2016.
In caso di mancata denuncia l’associazione riterrà, codesta Spett.le Amministrazione, responsabile in solido per mancata azione di rivalsa nei confronti dell’appaltatore e per eventuali danni patrimoniali a carico del Comune.



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