CAPACCIO PAESTUM. La Giunta comunale di Capaccio Paestum proroga la sospensione dal servizio nei riguardi di Rodolfo Sabelli (nella foto), responsabile dell’Area III Pianificazione del territorio - Progetti Strategici. A seguito della misura cautelare dell’obbligo di dimora cui era stato sottoposto il funzionario, disposta dal gip del Tribunale di Salerno nell’ambito della nota vicenda degli appalti ai Casalesi al cimitero di Capaccio Capoluogo, Sabelli era stato sospeso d’ufficio dall’incarico: il 24 luglio scorso, però, lo stesso Sabelli aveva chiesto all’ente civico la revoca di tale provvedimento e “la riammissione immediata in servizio nelle mansioni e compiti precedentemente svolti”, in ragione della successiva revoca della misura restrittiva.
La Giunta, però, ha preso atto che il 17 luglio scorso il capoarea è stato rinviato a giudizio in ordine ai reati a lui contestati, che nel medesimo procedimento penale il Comune di Capaccio Paestum si è costituito parte civile e che, a carico di Sabelli, è scattato anche un procedimento disciplinare per gli stessi fatti per i quali procede l’autorità giudiziaria. Per tali ragioni, avvalendosi degli orientamenti giurisprudenziali che lasciano all’Amministrazione in carica la facoltà di prolungare o meno il periodo di sospensione del procedimento disciplinare fino al termine di quello penale, la Giunta ha dato disposizione al segretario generale di provvedere al prolungamento della sospensione dal servizio per l’arch. Sabelli, in quanto rivestiva posizione apicale all’interno dell’organizzazione comunale e che i fatti, a lui contestati risultano, gravi ed hanno provocato discredito all’immagine del Comune. Durante il periodo di sospensione, Sabelli percepirà il 50% dello stipendio: potrà presentare immediato ricorso al Tribunale del Lavoro di Salerno, intanto i servizi di cui era responsabile sono stati suddivisi e affidati, in via provvisoria, ai funzionari Gianvito Bello e Carmine Greco.