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NOTA STAMPA
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Capaccio, 'Voce ai cittadini': "Continui bluff e flop politici, meglio le dimissioni"
Comunicato Stampa
23 novembre 2018 11:23
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dall’associazione ‘Voce dei cittadini’ di Capaccio Paestum, a firma della portavoce Rosita Galdi  (nella foto):

Le ultime vicende politiche della nostra comunità ci spingono ad esprimere un nostro modesto parere. Punto di partenza, la conferenza stampa del gruppo dei consiglieri di maggioranza che si sono costituiti in ‘Laboratorio Politico’: da una parte, i dissidenti che sembrano essersi rinsaviti, sia pure in ritardo, e che hanno evidenziato una serie di accuse al sindaco su specifici atti amministrativi che verranno inviati alla Procura per una verifica giudiziaria; dall’altra, il sindaco, arroccato sulla sua posizione, che ha dato prova della sua inadeguatezza politico-amministrativa, disattendendo il voto popolare e trasformando la sua maggioranza in un risicatissimo tentativo di restare a galla.
Ora: bene il dietrofront dei sei dissidenti, bene il tentativo di far valere la legalità laddove ci fosse qualche dubbio, meno bene, a nostro avviso, il fatto che in sede di conferenza stampa nessuna autocritica, sebbene postuma, è stata manifestata, il che, invece, avrebbe dimostrato intelligenza, serietà e soprattutto credibilità.
Immaginiamo già, il sindaco Palumbo starà preparando la sua risposta a suon di “mitra”, avrà mobilitato tutto lo staff per sferrare il duro attacco ai dissidenti, tecnici, legali, personal coach della comunicazione, tante energie mentali, fisiche, emotive ed economiche, tutti impegnati a far sentire la voce più alta rispetto ai contestatori. D’altra parte, pur apprezzando l’iniziativa e il coraggio dei sei del Laboratorio Politico, dobbiamo dire che a torto o a ragione oggi ci sembra un po’ semplicistico dichiarare (e neanche lo hanno fatto esplicitamente) “c’eravamo sbagliati”, se consideriamo che poco più di un anno fa con la stessa presunzione di verità e con grande fermezza sostenevano colui che adesso contestano duramente.
Si sentivano nel giusto allora? Si sentono nel giusto ora? E chi lo sa. Una cosa è certa: e cioè che nel bel mezzo di questa bagarre ci sono, invece, i cittadini che, abilmente ingannati, hanno espresso una preferenza per il cambiamento, per la sicurezza, per il lavoro, per la tutela dei propri diritti, principalmente delle fasce più deboli, tutti temi, questi, puntualmente disattesi e di cui nessuno potrà occuparsene da qui ai prossimi mesi, perché troppo occupati a sferrarsi attacchi reciproci senza risparmiarsi, per non retrocedere politicamente.
E il nostro territorio? E la nostra gente? E i nostri problemi? Chi dovrà occuparsene? Chi si assume la responsabilità di questa “vacatio”? Non una sola parola abbiamo sentito l’altra sera sulla visione futura politico-economica del nostro paese, se non solo previsioni di azioni di smantellamento del potere attuale, che ben vengano, ci mancherebbe, ma che tuttavia le ritengo tentativi sparuti ed evanescenti di rumore politico, se non saranno ben strutturati in un progetto governativo politico più ampio e più chiaro.
E dunque ci chiediamo ancora: ma se entrambe le parti ritengono di essere dalla parte giusta, ma allora chi è che ha commesso errori? Perché se qualcosa non ha funzionato evidentemente qualche errore di qualcuno ci sarà stato. Ma vuoi vedere che l’errore lo hanno commesso gli elettori che hanno esercitato un loro diritto esprimendo un voto per una visione ingannevole che prospettava loro un futuro migliore? (Che paradosso!)
Ci saremmo aspettati da sedicenti politici di vecchia data che hanno riempito le fila dei sostenitori di Palumbo e che oggi sono all’opposizione una capacità di valutazione molto più attenta e oggettiva di quella dimostrata. Dopotutto conoscevano già il sig. Palumbo, o si son fatti ingannare anch’essi come dei pivelli alla loro prima candidatura?
Come possono, oggi, i nostri concittadini credere di nuovo nella capacità politica di chi si è rivelato un vero flop e riporre ancora una volta la loro vita e il futuro dei propri figli in stolte mani?
È evidente che il bluff è chiaro e noto a tutti e che la leadership sia svanita ormai da tempo da ambedue le parti, e che se il motore che le ha spinte ad occuparsi della cosa pubblica è stato l’amore per questo paese e per questa gente, allora crediamo che in nome dello stesso amore e al fine di ristabilire una pace sociale e un clima di rispetto e fiducia tra i cittadini, debbano mettersi da parte e rassegnare in toto le dimissioni, per fare spazio ad un’esperienza nuova con una classe dirigente nuova, libera e capace, e un sindaco che indichi chiaramente il suo programma e la sua azione amministrativa e si ponga in discussione col più alto e nobile metodo democratico: la partecipazione attiva, quindi PRIMARIE!



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