FISCIANO. Nell’ambito di una pianificata azione di contrasto ai reati contro il patrimonio ed, in particolare, ai furti di automobili, i Carabinieri del Reparto Operativo hanno arrestato in flagranza di reato il pluripregiudicato trentanovenne Alfredo Antonio Boccia  e la sua convivente Giuseppina Tammaro, 36enne incensurata, entrambi di San Giuseppe Vesuviano, mentre si accingevano a rubare una Fiat Grande Punto, parcheggiata a pochi metri dall’ingresso del campus universitario di Fisciano, in uso ad uno studente che in quel momento stava frequentando le lezioni. I militari, nel prestare particolare attenzione a quella particolare area che, soprattutto negli ultimi tempi è divenuta teatro di numerosissimi furti di automobili o all’interno di esse, hanno notato l’atteggiamento circospetto della coppia che, sopraggiunta a bordo di altra Fiat Punto, ha cominciato a percorrere a passo d’uomo le vie di accesso al campus finché non si sono fermati a poca distanza da quella che avevano individuato come bersaglio. Il Boccia, con anni di consumata esperienza nell’illecito settore, dopo essersi avvicinato a piedi alla autovettura prescelta ed aver guardato attentamente all’interno allo scopo di verificare la eventuale presenza di allarmi, con fulminea rapidità ed avvalendosi di attrezzi da scasso, ha forzato la portiera lato guida e stava accingendosi a forzare il blocchetto di accensione utilizzando una campana cavatappi appositamente modificata.
Il pronto intervento dei Carabinieri ha mandato in fumo l’azione dei due che, nel giro di breve tempo, si sarebbero allontanati portando l’auto nel napoletano dove la stessa, con ogni probabilità, sarebbe stata smantellata per immetterne i pezzi smontati nel remunerativo mercato illecito dei ricambi.
Nella perquisizione effettuata a bordo dell’auto con la quale la coppia era giunta, veniva ritrovato un ricco e diversificato campionario di attrezzi “del mestiere” (nella foto), tra i quali spiccava una centralina utilizzata per bypassare la protezione elettronica offerta dalle centraline installate dalle case madri e poi numerose chiavi ed arnesi da scasso.
Sia il Boccia, noto per avere precedenti specifici, che la Tammaro, una volta arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Fiat Grande Punto bersagliata, che è risultata danneggiata nel corso dell’effrazione, è stata invece restituita al proprietario. Ulteriori indagini sono in corso allo scopo di verificare la sussistenza di responsabilità a carico dei predetti in ordine ad altri furti avvenuti in zona mentre i particolari servizi di prevenzione e contrasto verranno ulteriormente intensificati.