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DETTO CON STILE
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Capaccio, Mucciolo: "Ombre su appalto da 6,5 milioni in Via Magna Graecia"
Comunicato Stampa
13 dicembre 2018 09:21
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Nell’ambito del format ‘Detto con Stile’, trasmesso ieri sera su StileTV, il consigliere comunale di opposizione, Fernando Maria Mucciolo, torna ad addensare perplessità in merito ai lavori di riqualificazione di Via Magna Graecia, di oltre 6,5 milioni di euro e, ad oggi, in fase di appalto.
Al riguardo, riceviamo e pubblichiamo anche un comunicato stampa diffuso dai consiglieri del ‘Laboratorio Politico’:

“Ancora ombre sull’area dei Lavori Pubblici di Capaccio Paestum, questa volta interessano la riqualificazione dell’asse viario denominato via Magna Graecia, partendo dalla rotonda in loc. Cerro fino alle porte della città antica dei Templi di Paestum.
Il giorno 22.02.2018, con la deliberazione di Giunta n. 66, l’esecutivo cittadino guidato dal sindaco Franco Palumbo, dà atto di indirizzo d’incarico all’Area V, dove è incardinato il servizio Toponomastica, per il progetto di riqualificazione e miglioramento dell’asse stradale via Magna Graecia. Qualche mese dopo, sempre con atto di giunta, precisamente con il n. 284 del 23/05/2018, approva il progetto esecutivo denominato: “Miglioramento della mobilità: Rifunzionalizzazione ed adeguamento dell’asse Via Magna Graecia”, che ha come RUP (Responsabile Unico del Procedimento), e responsabile dell’area V, l’Ing. Carmine Greco.
All’interno del corpo della delibera, si evince che l’importo complessivo dell’intervento è pari a € 6.500.000, e che lo stesso verrà candidato a finanziamento pubblico come da decreto dirigenziale Regione Campania n. 3 del 26/03/2018.
C’è da ricordare però, come richiamato nella delibera stessa, che lo stesso progetto esecutivo è stato validato, due giorni prima, con prot. N.19157 del 21/05/2018 dall’ing. Giovanni Vito Bello, responsabile apicale dell’area IV Lavori Pubblici.
Improvvisamente a distanza di cinque mesi, nasce l’esigenza da parte del sindaco di sostituire il Rup, nominando l’ing. Giovanni Vito Bello, con delibera n. 534 del 18/10/2018, nuovo incaricato della procedura di gara, nonostante l’iter per la pubblicazione del bando di gara stesso, fosse stato già avviato il giorno precedente, ossia il 17/10/2018 da parte dell’ing. Carmine Greco.
Perché questa sostituzione il giorno successivo alla presentazione del Bando di gara? Con un tecnico nominato a capo dei lavori pubblici di Capaccio Paestum da parte del sindaco?
Perché smentire se stesso quando nel lontano febbraio aveva incardinato questo lavoro nell’area toponomastica come già approvato in delibera di Giunta?
E guarda caso, gli attacchi del sindaco verso i dissidenti, iniziano durante il videoclip del 21/10/2018 con la rubrica “UncaffèFranco”, forse per distogliere l’attenzione da queste tematiche? E come mai questa impellente necessità di sostituzione avviene all’alba dell’ammissione definitiva a finanziamento regionale per l’esecuzione dei lavori, alla modica cifra di € 6.500.000?
A tal proposito, il responsabile apicale dell’area V l’ing. Carmine Greco, con prot. n. 40315 del 29/10/2018, chiede chiarimenti all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), precisamente all’ufficio vigilanza lavori pubblici, in merito a quanto deliberato dalla giunta n.534 del 18/10/2018, poiché lo stesso sostiene che la sostituzione e la nomina del RUP è avvenuta da organo non competente, non solo, ma il tecnico nominato RUP, come già detto, ha effettuato la validazione cosa non prevista dall’art. 26 del D.lgs n. 50/2016 (Codice degli Appalti). Di fatti il parere pervenuto il giorno 14/11/2018, da parte dell’ANAC conferma quanto prospettato dall’ing. Greco, ossia che per la normativa poc’anzi citata non è possibile che il Rup e colui che ha validato, siano la stessa persona.
Non contenti della risposta, chissà perché, l’ente comune invia una nota di replica, con prot. n. 43331 del 21/11/2018, in cui si sostiene ancora una volta di aver adottato la giusta procedura.
Dopo qualche giorno, ovvero il 5/12/2018, arriva, seppur non ce ne fosse stato bisogno, una ulteriore smentita da parte dell’ANAC, in cui non solo chiarisce l’erronea procedura, ma calca ancora di più la mano contestando, addirittura la famosa delibera di sostituzione del RUP n. 534 del 18/10/2018, con il fatto che tale cambiamento non possa avvenire per volontà della Giunta comunale stessa, ossia del sindaco, ma bensì seguendo l’iter definito dalle linee guide dell’Anac n.3, richiamando l’art. 31, comma 1, del D.lgs 50/2016. A conclusione di tutta questa vicenda che cosa ci dobbiamo aspettare adesso?
Forse una nuova nomina forzata, a sostituzione dell’ing. Greco, così come già ipotizzato dal presidente del consiglio comunale Carmelo Pagano, nella scorsa conferenza stampa?
Ed ancora, fino alla nausea, perché questa ostinazione a voler sostituire l’ing. Greco in relazione a questa opera? E perché ostinarsi, a voler nominare, tecnici che poi risultano palesemente incompatibili con il ruolo che gli si vuole assegnare? Forse perché figure di diretta nomina del sindaco, e quindi sui fiduciari?
Diceva tal Giulio Andreotti: “A pensar male si far peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”.



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