CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa diffusa dal comitato 'Progressisti per Capaccio Paestum', presieduto da Mauro Gnazzo, a firma di Alfonso Di Marco:

La risposta non è semplice e neanche scontata. Ognuno magari trova una propria risposta, un proprio varco per resistere. Per noi la risposta è quella di mettere insieme le poche energie rimaste per esigere, da chi ha il potere e lo gestisce, politiche adeguate alla complessità della situazione attuale.
In questo pezzo di terra, sospeso tra gli Dei e il mare, protetto da una corona di monti, dobbiamo lottare per riacquistare il ruolo che ci è dovuto e del quale siamo stati rapinati da personaggetti consenzienti che si sono avvicendati ad amministrare in questi anni.
In questi giorni di pre campagna elettorale, in cui ci accingiamo a parlare ed a confrontarci con i cittadini, notiamo che abbiamo da una parte i qualunquisti che dicono le stesse cose (“siete finiti, siete vecchi”) e altri, invece, che sono sostenitori di questo o quel candidato che, indipendentemente dal merito, viene definito un “grande”; questi ultimi, noi, li denominiamo ‘tifosi da Curva Sud’.
Il linguaggio si fa sempre più pesante e volgare con offese e provocazioni, che non fanno altro che creare un clima poco o per niente sereno. Non ci si avvia a una competizione al cui centro ci sono i temi, i problemi, le cose da fare per questo paese… no, al centro c’è chi tifa meglio.
I programmi sono sullo sfondo, si fa fatica a rintracciarli. Ci siamo domandati perché i programmi e le proposte sono grandi assenti in questa competizione elettorale, nonostante gli sforzi di Mauro Gnazzo che offre un terreno di confronto sul merito dei problemi. Riteniamo che al netto delle tifoserie, la risposta sta nella cultura, tristemente impiantata, che la politica, gli esponenti politici, sono dei millantatori, bugiardi, opportunisti, che promettono e non realizzano. Per cui i programmi non vengono proprio presi in considerazione. Viene preso però in considerazione tutto ciò che si presenta come “rottura dal passato”. Come fuori dagli schemi conosciuti, indipendentemente dalle proposte.
Crediamo che siamo alla fine di un periodo buio: facciamo appello a tutti i democratici e alla Capaccio Paestum migliore affinché insieme possiamo batterci per un paese della tolleranza, del lavoro, dell’ambiente e della democrazia.