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CAPO AGENZIA DELLE ENTRATE
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Eboli, impero Tre Stelle: Vastarella nega tutte le accuse di corruzione
Redazione
20 febbraio 2019 08:24
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EBOLI. Dopo La Marca e Maiale, interrogatorio di garanzia ieri anche per Emilio Vastarella, che per circa tre ore ha risposto alle domande del gip Ubaldo Perrotta del Tribunale di Salerno alla presenza dei magistrati della Dda, Rocco Alfano e Marco Colamonici, titolari dell’indagine sull’impero economico dell’azienda Tre Stelle di Eboli (nella foto).
Vastarella, oltre a spiegare aspetti e funzioni del suo incarico di direttore generale dell’Agenzia delle Entrate di Salerno, ha chiarito la sua posizione in merito ai presunti favori all’imprenditore caseario La Marca, sottolineando “la linearità delle procedure e delle pratiche eseguite nei confronti della società Tre Stelle” smentendo qualsiasi condotta corruttiva. In particolare, assistito dai legali Giuseppe Stellato e Giuseppe Della Monica, ha spiegato che l’accordo di conciliazione promosso per il caseificio Tre Stelle nasce da atti già emessi dalle commissioni tributarie.
Rigettate dunque le accuse di aver ricevuto costose regalie in cambio di ‘aggiustamenti’ sulle more e sanzioni aggiuntive comminate ai La Marca, nello specifico un extra sconto del 10% nel merito di una conciliazione ‘ritoccata’ con conteggi impropri e carte contabili fasulle, nonché di essere intervenuto di persona per sbloccare cospicui rimborsi Iva. Relativamente al bracciale in oro e diamanti rinvenuto dai finanzieri a casa del Vastarella, cui lo stesso La Marca fa riferimento in alcune intercettazioni telefoniche, sarebbero state delle iniziative autonome dello stesso imprenditore caseario, non azioni corruttive per ottenere favori o agevolazioni speciali.



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