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COMUNALI 2019
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Capaccio. Nicodemo: "100 persone per una rivoluzione sana e gentile"
Comunicato Stampa
21 marzo 2019 12:33
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Elezioni Comunali 2019. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota invita dalla lista civica Rinascenza, a firma del coordinatore e candidato sindaco Oscar Nicodemo (nella foto).

Bravi, non c’è che dire. Veramente, bravi! Degli autentici politici di talento! Il trittico di ex sindaci, Marino-Sica-Voza si riunisce in “sancta sanctorum” comunicando al mondo che stanno facendo prove di alleanza per sbarrare la strada a una sorta di “uomo nero” dotato di poteri speciali, che, in realtà, corrisponde a uno dei politici più risibili del Mezzogiorno, noto all’intera nazione come friggitore di fauna ittica al servizio di clientele elettorali. In pratica, egli rappresenta l’indice più genuino che vale a qualificare lo stato di rovina del pensiero del PD in Campania, e, in queste vesti, aspira ad amministrare Capaccio Paestum, dopo aver ridotto Agropoli in un invivibile luogo di transumanza stagionale per orde di brigate turistiche provenienti dall’area nord-est della regione.
Va da sé che la mossa altamente strategica del trittico di casa nostra apre un’autostrada all’assalto corsaro del candidato esterno, rivelandosi, in tutta la sua genialità, una tangibile dimostrazione di debolezza ed evidenziando, una volta di più, come la mancanza di idee determini strategie perdenti e autoflagellanti: non sta in cielo, né in terra fare quadrato intorno a tre persone, ex amministratori e, in quanto tali, responsabili (chi più, chi meno) dello stato preoccupante in cui versa il comune.
Questo non è il tempo di fare sconti a nessuno. Questo è il tempo di dire pane al pane e vino al vino a tutti, indistintamente. Avrebbero dovuto, i tre cervelloni della politica locale, recepire il sentimento popolare di delusione e scoramento per le sorti del territorio, facendosene interpreti insieme a tutte le componenti che ne rappresentano le istanze in sede elettorale. Avrebbero dovuto, i tre ex sindaci per grazia ricevuta, accogliere benevolmente le novità dello scenario politico locale e valutarne la qualità e l’entusiasmo, tanto più che da queste, tempo fa, prese forma l’idea di un fronte unico. Avrebbero dovuto, i tre campioni di strategia politica, aprire una finestra e far entrare aria nuova, anziché respirare quella stantia della loro stessa presenza.
Ma, come si fa a non capire che non ci si può più riunire intorno a delle persone poiché sono le idee e i progetti a contare, ad aggregare con razionalità, a fare breccia nell’elettorato? Qual è il motivo trainante di una eventuale coesione del trittico Marino-Sica-Voza, oltre a un banalissimo risentimento di “capaccesità” nei confronti di un candidato che proviene da un comune limitrofo? E, che senso ha richiamarsi all’identità locale, se questa viene evocata da chi, nel passato, con la propria azione amministrativa l’ha umiliata, calpestata, disconosciuta? Dov’è il programma e dove sono le proposte che i tre intendono attuare qualora fossero capaci di concorrere alle elezioni in un’unica coalizione? Forse, è quello pubblicato da Marino, che a ogni puntata lascia interdetti i lettori? Oppure, è quello di Voza che intende scrivere insieme ai suoi elettori? O, ancora, è quello di Sica di cui non si conosce ancora alcunché?
Pare logico abbastanza che se i tre in argomento non vanno oltre il consenso dei fedelissimi, lo si deve alla loro matrice grigiamente critica, alle loro sfumature intellettualmente scolorite, alla loro incapacità di rappresentare le esigenze culturali di una terra che meriterebbe di essere sovrintesa da coscienze diverse. Capaccio Paestum è in agonia perché agonizzante è il pensiero portante dei suoi politici di punta. Non possiamo più scommettere su queste persone e affidare loro le nostre speranze. In questo frangente, tanto importante e delicato, hanno dato prova della loro limitatezza. Non possiamo affidare le nostre speranze a chi non sa adattarsi a una sensibilità popolare che va facendosi sempre più esigente.
Pertanto, metto il mio programma (fatto di quattro priorità e dieci punti) assolutamente fattibile e pensato per risolvere adeguatamente e nel più breve tempo possibile alcuni dei problemi più urgenti, di 100 persone oneste e coraggiose che abbiano intenzione, come me, di ribaltare lo status quo che regna nel nostro luogo, con lo scopo di partecipare uniti alle prossime amministrative. Dobbiamo solo contarci tra di noi, arrivare a cento e dare luogo alla grande trasformazione sociale e culturale che Capaccio Paestum attende da anni. È giunta l’ora di non delegare più nessuno per far fronte alle nostre aspettative. Cento candidati, tra donne, uomini, professionisti, imprenditori, artisti, intellettuali, studenti, operai, impiegati, disoccupati, sostenitori del volontariato. Cento di noi, solo cento, e daremo inizio a una rivoluzione culturale senza precedenti! Crediamoci e manderemo via, una volta per tutte, gli incapaci che hanno portato il comune nelle attuali condizioni. Vi do appuntamento per Domenica, 24 Marzo 2019, ore 11.00, nella piazza antistante il Convento Francescano di Capaccio. Se saremo cento, la campagna elettorale avrà tinte forti e presenterà i colori del sogno. Diversamente, per quanto mi riguarda, mi tirerò fuori da quella che, fino ad ora, si presenta come una stupida corsa verso un potere fine a se stesso.



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