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Battipaglia, ‘Fattore di Pressione’: osservazioni da Comitati ed Associazioni
Comunicato Stampa
08 aprile 2019 17:22
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BATTIPAGLIA. Osservazioni integrative alla proposta di Regolamento sul “Fattore di Pressione” per lo smaltimento e la messa a riserva di rifiuti speciali e non sul territorio del Comune di Battipaglia deliberata dalla Giunta nella sessione del 21/03/2019 con delibera n. 54 pubblicata sull’Albo Pretorio in data 25/03/2019, da parte dell’Associazione ‘Cives et Civitas’ rappresentata legalmente da Emilia Abate, dal Comitato ‘Civico e Ambientale’ di Cosimo Panico e Comitato ‘Amici dell’Ambiente’.

Confermiamo – si legge nella nota - le perplessità già espresse con la precedente nota del 26 marzo 2019 prot. n. 27570.
Secondo quanto si legge nella proposta di delibera, il “Fattore di Pressione” sembrerebbe espresso dal semplicistico rapporto tra i metri cubi del volume di rifiuti attualmente smaltito e la superficie totale in chilometri quadrati del Comune di Battipaglia.
In particolare sembra che l’applicazione degli indici del “Fattore di Pressione” riguardi solo eventuali nuovi insediamenti, laddove il Comune di Battipaglia ospita già una quantità insostenibile di tali insediamenti.

Le nostre riserve sono le seguenti:
1. innanzitutto, tale previsione ci sembra una sanatoria di fatto riguardo alle autorizzazioni esistenti ed ai quantitativi di rifiuti trattati o autorizzati attualmente. Ricordiamo che allo stato esistono autorizzazioni per trattare fino a circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti e che la gran parte di queste autorizzazioni sono state concesse con esonero dalla VIA. La situazione attuale di Battipaglia è insostenibile, con evidente violazione del principi comunitari, in primis quello espresso dall’articolo 16 della direttiva 2008/98/CE concernente “Autosufficienza e prossimità” degli impianti. Attualmente sul territorio di Battipaglia possono essere lavorati e messi a riserva i rifiuti non solo di tutta la Provincia di Salerno, ma anche di buona parte della Regione Campania;
2. sul piano più strettamente tecnico, inoltre, anche osservatori poco esperti si rendono conto che non è possibile usare per tutti i tipi di rifiuti il mero criterio del volume espresso in metri cubi (criterio utilizzabile solo per i rifiuti da smaltire in discarica o per le eco balle); tanto perché le autorizzazioni sono sempre espresse in tonnellate, ovviamente un metro cubo di cartone non ha lo stesso peso specifico di un metro cubo di pneumatici e sarebbe esercizio assai difficile, con alta probabilità di errori la conversione in metri cubi del peso delle diverse tipologie di rifiuti.
3. Per la qual ragione riterremmo più opportuno esprimere il fattore di pressione in base a differenti variabili;
a) una prima ipotesi potrebbe essere quella di indicare come fattore di pressione una soglia pari ad 1/5 dei quantitativi totali di rifiuti attualmente effettivamente lavorati e messi a riserva nel territorio di Battipaglia. La riduzione potrebbe essere attuata non rinnovando le autorizzazioni che progressivamente verranno a scadere fino a raggiungere la soglia determinata.
b) una seconda ipotesi potrebbe essere quella di esprimere il fattore di pressione in base alla produzione di rifiuti del sub ambito Piana del Sele, insediamenti industriali inclusi.
In entrambi i casi bisognerà comunque prevedere un bilanciamento in accordo con il Comune di Eboli stante la contiguità delle rispettive zone industriali.

Per tale ragione proponiamo che l’adottando Regolamento stabilisca un “Fattore di Pressione” con soglia e criteri determinati in maniera più restrittiva e più chiara di quanto fatto nella delibera di Giunta n. 54/19.
Proponiamo, inoltre, che il regolamento stabilisca di revisionare, in base ai sanciti limiti di fattore di pressione, ed eventualmente ordinare la chiusura di tutti gli insediamenti industriali di smaltimento di rifiuti già operanti che abbiano ottenuto AUA oppure AIA senza aver effettuato VIA nel corso del procedimento di autorizzazione.
Ricordiamo, infine, come già chiesto nella precedente nota (13/07/2018 prot. 57649) che URGE una modulazione dell’adottando PUC, che declassifichi e riclassifichi la zona industriale in ordine ad evitare insediamento di industrie pericolose ed insalubri quali fonderie ed altre industrie; la nuova classificazione dovrà tener conto della preminente vocazione agro-alimentare del territorio e considerare i vincoli e le destinazioni della carta del suolo dell’USO AGRICOLO adottata con delibera del Consiglio Comunale n 16 del 09/02/2010”.



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