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NOTA CONSIGLIERE MAGGIORANZA
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Battipaglia, trattativa Alba. Longo: “Sindacati siano responsabili”
Comunicato Stampa
17 aprile 2019 11:23
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BATTIPAGLIA. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata alla nostra redazione dal consigliere di maggioranza del Comune di Battipaglia, Valerio Longo, capogruppo consiliare di Forza Italia: “Avrei preferito non intervenire nelle polemiche degli ultimi giorni sul futuro dell'Alba s.r.l., vista la posizione di dipendente della società partecipata e di consigliere comunale, ma le circostanze impongono di assumere fino in fondo le proprie responsabilità. Come è ormai arcinoto, la società in house del comune di Battipaglia, una delle prime al sud Italia, nata oltre vent'anni fa per una felice intuizione dell'ex sindaco Fernando Zara, braccio operativo dell'ente per il quale svolge i servizi di igiene e manutenzione, si trova da qualche anno in una grave crisi economica. Le responsabilità sono note e cioé alcune scelte operate dalla politica, dai sindacati e da pseudo “manager” che  si sono succeduti alla sua guida. Scissioni costosissime, livelli sovrastimati, totale mancanza di un piano industriale e di una riorganizzazione interna moderna ed efficace, assenza della minima programmazione aziendale. Per non parlare dell'incapacità dimostrata dalla politica di rendere economicamente vantaggioso il sistema dei rifiuti. Alba s.r.l. poteva diventare un esempio di moderna gestione dei servizi, dimostrando che anche il pubblico potrebbe fare impresa in maniera vincente. Un'occasione mancata, invece, che come diretta conseguenza ha prodotto, nel settore igiene, il proliferare sul territorio di un numero sempre crescente di privati che si sono inseriti nel business. Adesso sembrava invece dovesse finalmente sopraggiungere una inversione di tendenza, con l'amministrazione comunale pronta ad intervenire per ripianare i debiti prodotti in passato e rilanciare la società, rimodulando al contempo il sistema dei servizi al cittadino in maniera più moderna ed efficiente. Anche la scelta del nuovo amministratore rispondeva a questa logica ed infatti in sei mesi di lavoro il manager ha dato prova di voler invertire la tendenza. Piano industriale, mansionario e riorganizzazione interna, relazione sullo stato della società, con una serie di ipotesi concrete per evitare il tracollo e rilanciare la società. Dopo anni di impasse e di bilanci ballerini, fondati praticamente su giochi di prestigio (solco che copre altro solco), adesso era arrivato il tempo in cui sembrava aprirsi finalmente uno spiraglio, mettendo a nudo la situazione reale piovutaci addosso dal passato e tenuta per anni sistematicamente e colpevolmente nascosta. Il manager ha scoperchiato il pentolone chiuso da troppo tempo. La realtà di una società che, a torto o a ragione, agli occhi dell'opinione pubblica è solo una macchina mangiasoldi che non produce servizi adeguati. Questa, purtroppo, è la percezione che di Alba si ha nell'opinione pubblica, che ovviamente fa di tutta l'erba un fascio, senza considerare le diverse situazioni, come ad esempio che nella società esistono due diversi contratti (federambiente ed enti locali), a seconda del lavoro svolto, e le singole responsabilità. Una situazione da caccia alle streghe (prevedibile) che sta scatenando una “guerra fra poveri” e l'uscita di notizie incontrollate pubblicate sui giornali e amplificate dai social. Io stesso sono stato costretto a pubblicare l'importo del mio Cud, dimostrando di non percepire nessuno “stipendio d'oro”, ma al contrario un modestissimo stipendio di impiegato con il contratto enti locali e livello C1 (praticamente il più basso del sistema impiegatizio). In tutto questo bisogna poi stigmatizzare il comportamento di qualche solone del sindacato provinciale dell'igiene, che viene da Salerno cercando di imporre un punto di vista anacronistico e distruttivo per i lavoratori. Per non rinunciare all'uovo oggi potrebbero scatenare una situazione dalle conseguenza catastrofiche. Un modo di fare assolutamente irresponsabile, che non tiene conto della priorità per i lavoratori di salvaguardare innanzitutto il posto di lavoro (anche rinunciando a qualche superficiale privilegio) e, ovviamente, della necessità dell'amministrazione di garantire ai cittadini servizi adeguati e una tassazione bassa. Costoro non si rendono conto della drammaticità della situazione e di una realtà che già vede il nostro territorio al centro di una gravissima crisi economica e sociale, con industrie famose già chiuse e con altre in procinto di farlo, sbattendo i lavoratori per strada. Vista la realtà che ci circonda non bisogna tirare troppo la corda. Sarebbe anche ingiusto nei confronti di tutte quelle famiglie che pagano sulla propria pelle l'attuale crisi economica, di tutti quei lavoratori che vivono ogni giorno con la paura di un domani incerto e che oggi preferirebbero sicuramente stare al nostro posto. Le parti in campo devono dimostrare responsabilità e senso della misura. I sindacati devono lavorare per salvaguardare il lavoro e non per distruggerlo”.



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