App icon stile
Stile TV HD
Canale 80
Attualità
LA SENTENZA
LA SENTENZA
Capaccio, maxi lottizzazione in Via Magna Graecia: no dal Consiglio di Stato
Alfonso Stile
17 aprile 2019 17:22
Eye
  3504

CAPACCIO PAESTUM. No alla maxi lottizzazione in Via Magna Graecia a Capaccio Paestum: con apposita sentenza, il Consiglio di Stato pone fine ad una lunga questione, durata oltre 16 anni e culminata con una diatriba legale tra Comune, proprietari ed ex proprietari terrieri.
L’origine della vicenda è datata 2003, allorquando i comproprietari del comparto edificatorio ubicato in Via Magna Graecia, nell’area adiacente la tipografia Poseidonia (nella foto) ed appartenente alla famiglia Barlotti, presentarono al Comune di Capaccio Paestum una proposta di Piano di Lottizzazione per la realizzazione di oltre 20 unità immobiliari ed edifici artigianali, con annesse residenze, per una volumetria di quasi 3.000 mq e circa 20.000 mc.
Tale Piano, adottato con apposita delibera di Giunta (n. 19/2010) ed approvato con delibera di Consiglio comunale (n. 199/2010) dall’allora Amministrazione Marino, tuttavia non è mai stato attuato poiché due degli originari lottizzanti, il dott. Raffaele Barlotti ed il fratello Carmine, si rifiutarono di firmare la convenzione urbanistica regolante i rapporti con il Comune.
A seguito di ciò, i proprietari consenzienti rimasti, tra cui altri cittadini che avevano acquistato parte del comparto subito dopo l’approvazione del Piano, si sono costituiti nel Consorzio ‘Nuova Paestum’, chiedendo all’ente civico di poter attuare la lottizzazione approvata, nel 2010, con il modulo maggioritario e l’esproprio delle aree nei confronti dei proprietari dissenzienti.
Il Comune accolse la nuova istanza edificatoria, con determina a firma dell’ing. Criscuolo (n. 6010/2014) sotto l’Amministrazione Voza, che, però, veniva impugnata innanzi al TAR Salerno dalla sig.ra Horel, difesa dall’avv. Antonio Di Filippo, moglie del dott. Barlotti e comproprietaria.
Il Tar di Salerno, con sentenza n. 1137/2015 oggi confermata dal Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso annullando la determina comunale del 2014 inibendo, di fatto, la trasformazione urbanistica del comparto di Via Magna Graecia. Alla base della motivazione validata dal Consiglio di Stato vi è, in particolare, un’implicita critica alle Amministrazioni comunali che si sono succedute, nel corso degli ultimi 30 anni, in quanto gli strumenti urbanistici introdotti delle vigenti leggi regionali non possono essere attuati nel Comune di Capaccio Paestum, privo di un PUC di nuova generazione ma dotato di un PRG del 1992, inadeguato ai nuovi istituti urbanistici.



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP