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Capaccio, Comunali 2019. Quaglia: "Alfieri è nervoso e lontano dalla realtà"
Comunicato Stampa
03 maggio 2019 18:23
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Elezioni Comunali 2019 a Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa diffusa dalla lista Noi per l’Italia Udc, a firma del segretario cittadino Angelo Quaglia.

Non so a voi, ma a me Franco Alfieri, a volte, sta anche simpatico. È solo un candidato “estraneo”, che non ci appartiene e che non deve rispondere a noi, cittadini di Capaccio, per le scelte fatte quando era sindaco di Agropoli, perché è una questione che riguarda lui e la sua coscienza. Sbaglia però, quando annuncia minacce di querela a Enzo Sica, candidato sindaco e cittadino di Capaccio Paestum. Uno come lui, non dovrebbe innervosirsi, perché i nostri concittadini lo sono altrettanto. Alfieri non è uno che scende dalla luna, è un comune mortale, molto colorito e in buona salute, bene per lui. È solo un politico di lungo corso, con un discutibile passato, che alla fine della sua carriera politica cerca di costruirsi una pensione tutta “Capaccese”. Come facevano i nostri padri quando andavano in Germania a lavorare. Non emigravano, perché volevano bene al popolo tedesco, ma per necessità, per sfruttare l’opportunità di un lavoro sicuro e una pensione certa. Franco Alfieri, dunque, spera di essere “assunto” a Capaccio per garantirsi i contributi per una pensione per lui e per i tanti “amici degli amici” che lo venerano e lo portano a spalla in processione, come S. Vito. Come se, senza di lui il diluvio, senza di lui Capaccio corresse il rischio di abbassare la saracinesca, come un negozio di frutta e verdura in difficoltà. Imprenditori invaghiti e arlecchini in cerca di fissa dimora, senza identità, senza appartenenza, come nomadi stanziali, seguono Alfieri, vivono del suo respiro, lavorano per lui, per il capo che gli garantisce la sopravvivenza. Hanno capito che investire su Alfieri vale più d’investire su Sica e Voza. Le azioni di Alfieri valgono di più, offrono maggiori possibilità d’investimento, Sica e Voza non sono quotati in borsa. Per i “tifosi” e i seguaci di Alfieri, l’appartenenza a Capaccio Paestum non conta, anche un cinese può indossare la fascia tricolore del Comune. Per loro Sica e Voza devono fare la professione, non sono all’altezza del compito e soddisfare i loro “desideri”. Solo Alfieri può essere il loro astronauta per salire sulla luna. Per loro, imprenditori di successo, il paese normale non esiste. Per loro, la famiglia che deve rateare una bolletta dei rifiuti di 400 euro, non esiste, non è un problema. Loro hanno l’avvocato, per opporsi alle cartelle dei rifiuti per centinaia di migliaia di euro, che il comune non incasserà mai. Questa è la Capaccio “da bere”, che molti sperano di avere con la guida di Franco Alfieri. Questa volta non ce la faranno, questa volta, le elezioni le decideranno i cittadini e le famiglie normali, che rateizzano le bollette e pagano le rate, perché vogliono bene al loro paese, Capaccio Paestum.



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