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Eboli Patrimonio Srl, Pinto ammonisce Cardiello: "Non sa leggere i bilanci"
Redazione
12 maggio 2019 10:05
Eye
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EBOLI. Liquidazione Eboli Patrimonio Srl. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dall’ing. Salvatore Pinto (nella foto), commissario liquidatore della società, in replica alla nota diffusa, al riguardo, dal capogruppo di Forza Italia al Comune di Eboli, Damiano Cardiello:

A seguito del comunicato stampa del consigliere Cardiello, e dell’articolo apparso su StileTV, mi corre l’obbligo smentire fermamente quanto affermato dal consigliere Cardiello, in quanto trattasi di notizie inesatte e tendenti a far apparire la gestione della liquidazione della Eboli Patrimonio come un malaffare.
Al consigliere Cardiello non solo è stata fornita tutta la documentazione richiesta, ma nella più completa trasparenza sono state trasmesse tutte le fatture, anche quelle non richieste, affinché potesse rendersi conto delle effettive spese sostenute ed a che titolo. Non mi è dato di sapere dove Cardiello abbia preso le cifre indicate nel comunicato stampa, ma sicuramente non sono il frutto di un’attenta lettura della documentazione trasmessagli. Le cifre, così com’è possibile evincere dalle fatture, sono di ben altra portata ed in particolare per quanto riguarda la manutenzione di tutti gli immobili di proprietà sono stati spesi nel triennio 2015-2017 le seguenti cifre:
anno 2015 € 0,00; anno 2016 € 16.250,00; anno 2017 € 18.650,00 per un totale di € 34.900,00.
Onorari per consulenze legali anno 2015 € 6.677,44; anno 2016 € 5.500,00; anno 2017 € 7.025,63 per un totale di € 19.203,07, ai quali vanno detratti € 9.177,44 solamente anticipate dalla Eboli Patrimonio per azioni legali nei confronti di affittuari morosi e successivamente chieste a rimborso, circostanza già ben nota al consigliere Cardiello in quanto uno dei morosi è suo cliente.
Consulenze tecniche anno 2015 € 0,00; anno 2016 € 4.750,00; anno 2.017 € 1.500,00 per un totale di € 6.250,00 di cui € 2.500,00 affidate all’ing. Enrico Erra della EDIL TEST per prove di staticità sul fabbricato della Guardia di Finanza, ed € 1.500,00 per aggiornamento della perizia estimativa di tutti i beni della Eboli Patrimonio.
La spesa totale a carico della Eboli Patrimonio per i suddetti servizi nel triennio 2015-2017 ammonta ad € 49.675,63 e non € 120.238,00 come affermato dal consigliere Cardiello.
Per quanto riguarda il criterio di scelta dei professionisti, va evidenziato che tutti gli incarichi sono stati affidati a professionisti già consulenti della Eboli Patrimonio in quanto nominati dalla passata gestione, ad eccezione di un giovane geometra Ebolitano al quale sono stati affidati gli incarichi tecnici relativi alla progettazione e direzione dei lavori per la manutenzione straordinaria delle caserme Guardia di Finanza e Carabinieri per un importo globale di € 2.250,00 a fronte di 4 distinti lavori progettati e diretti.
Per quanto riguarda il criterio di scelta delle ditte affidatarie degli interventi di manutenzione straordinaria, va evidenziato che si tratta di interventi di somma urgenza riguardanti le due caserme e la scelta delle ditte esecutrici è ricaduta per lo più fra quelle che risultano accreditate sia presso i Carabinieri che presso la Guardia di Finanza in quanto già svolgono per gli stessi Enti lavori di manutenzione ordinaria. L’importo dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati nel triennio 2015-2017 è pari ad € 34.900,00 ripartito tra 6 ditte esecutrici.
Questi sono i dati reali, tutti riscontrabili attraverso la consultazione dei documenti contabili. Circa la dichiarazione del consigliere Cardiello di “inconcludenza delle azioni messe in campo” riferendosi al processo di liquidazione della Eboli Patrimonio, è appena il caso di ricordare che dal 2010, anno di costituzione della società, la Eboli Patrimonio ha conseguito perdite per circa 300.000 € all’anno. L’ultimo esercizio prima della messa in liquidazione, anno 2014, è stato chiuso con una perdita di -349.142 €.
A partire dal 28 maggio 2015, data in cui sono stato nominato Commissario Liquidatore, ho operato tutta una serie di tagli alle spese che ritenevo superflue, a partire dall’abolizione del collegio sindacale che da solo comportava una spesa annua di circa € 30.000, arrivando in tal modo all’ultimo esercizio, 2017, con un utile di +25.664 €.
Con quasi tutti i creditori sono stati raggiunti accordi di saldo e stralcio mediamente al 30% dell’importo dovuto, facendo di fatto risparmiare alla Eboli Patrimonio centinaia di migliaia di Euro. Dopo due anni di estenuanti trattative è stato raggiunto un accordo di saldo e stralcio anche con il principale creditore, il Monte dei Paschi di Siena, riducendo il debito da circa 5.000.000 € a 2.100.000 € da restituire in tre anni, includendo nell’atto transattivo l’esclusione dalla vendita della Caserma dei Carabinieri, della Caserma della Guardia di Finanza e del palazzo “La Francesca” che potranno essere orgogliosamente restituite al Comune di Eboli.
Parlare quindi di “inconcludenza delle azioni messe in campo” mi sembra a dir poco inopportuno.
Come già più volte affermato, il mio non è un incarico politico, ma un incarico tecnico, affidatomi dall’allora Commissario Prefettizio dott.ssa Vincenza Filippi ancor prima delle elezioni del giugno 2015. All’indomani delle elezioni, l’attuale Amministrazione, nonostante avesse avuto tutti i titoli per sostituirmi con un uomo di propria fiducia, ha ritenuto opportuno condividere la scelta sul mio nome operata dal Commissario Prefettizio, affiancandomi costantemente nelle scelte che man mano andavo ad effettuare, soprattutto nell’operazione di saldo e stralcio condotta nei confronti del Monte dei Paschi di Siena ed offrendomi tutta la collaborazione necessaria, anche attraverso l’utilizzo degli uffici comunali, per portare a termine con successo il processo di liquidazione. Senza questa fattiva collaborazione neanche la mia tenacia e la mia caparbietà a riuscire nella quasi impossibile impresa sarebbe bastata a raggiungere il risultato sinora raggiunto per la Eboli Patrimonio.
Questo però non può e non deve assolutamente lasciare intendere la mia appartenenza ad “un carrozzone politico”. Io non appartengo a nessun carrozzone politico e non prendo ordini da nessuno, ma accetto ben volentieri i suggerimenti, da qualsiasi parte arrivino, purché tesi a favorire l’espletamento del difficile incarico di Commissario Liquidatore al quale sono stato demandato.



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