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INDAGINE KAMARATON
INDAGINE KAMARATON
Corruzione a Camerota, ai domiciliari l'ex sindaco Antonio Romano
Redazione
22 maggio 2019 10:49
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CAMEROTA. Hanno preso il via ieri mattina, davanti al gip Sergio Marotta del Tribunale di Vallo della Lucania, gli interrogatori di garanzia degli ex amministratori comunali di Camerota coinvolti nell’inchiesta ‘Kamaraton’. I primi ad essere ascoltati sono stati l’ex sindaco Antonio Romano e l’ex assessore Rosario Abbate. L’ex primo cittadino, secondo quanto appreso, ha risposto alle domande del gip chiarendo la sua posizione. Un interrogatorio durato alcune ore culminato con la richiesta, accolta dal giudice, della revoca della misura cautelare in carcere per Romano, per il quale sono stati disposti i domiciliari. Stessa richiesta inoltrata anche dai legali difensori di Abbate, con la decisione che si conoscerà nelle prossime ore.
Domani mattina, invece, davanti al gip compariranno i tre indagati al momento ai domiciliari: l’ex sindaco Antonio Troccoli, il figlio Ciro, ex assessore, e l’ex vicesindaco Michele Del Duca. Gli interrogatori proseguiranno con gli indagati ai quali è stato imposto il divieto di dimora e l’interdizione dai pubblici uffici, ovvero Giancarlo Saggiomo, Vincenzo Bovi, Vincenzo Del Duca, Lorenzo Calicchio, Mauro Esposito e Antonietta Coraggio. Sono 38 i capi d’imputazione dell’indagine coordinata dal procuratore capo di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, che grazie al fiuto del pm Vincenzo Palumbo ed alla perseveranza dei carabinieri di Sapri, hanno ricostruito numerosi episodi di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro ad opera di ex amministratori, accertando l’esistenza di un’associazione per delinquere, dal 2012 al 2017, finalizzata alla commissione di un numero indefinito di reati contro la pubblica amministrazione.



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