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CARDEA 'AGGIUNTO' A POTENZA
CARDEA 'AGGIUNTO' A POTENZA
Salerno, Borrelli a capo della Procura: è il simbolo della lotta alle mafie
Alfonso Stile
12 luglio 2019 09:42
Eye
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SALERNO. Sarà Giuseppe Borrelli il prossimo capo della Procura della Repubblica di Salerno. Attuale procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli, dove guida la locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha battuto la concorrenza dei colleghi Leonida Primicerio, procuratore generale della Corte d’Appello di Salerno, e il capo della Procura calabrese di Locri, Luigi D’Alessio. La nomina di Borrelli è stata proposta, al plenum all’unanimità, dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura: per diventare definitiva, però, servono ancora due passaggi, ovvero il parere del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il voto del plenum del Csm, ma non dovrebbero esserci sorprese.
Borrelli (nella foto) è il simbolo della lotta ai clan della camorra partenopea, coordinando indagini complesse culminate con numerosi arresti, tra cui quello di Marco Di Lauro, il superlatitante protagonista della faida di Scampia: al vertice della Dda di Napoli ha sgominato soprattutto intrecci e collusioni nella gestione degli appalti pubblici e del sistema dei rifiuti in Campania. Da procuratore aggiunto a Catanzaro, invece, ha inflitto pesanti colpi alle cosche della ‘ndrangheta calabrese ed ai colletti bianchi.
Un magistrato di punta della procura salernitana, Maurizio Cardea, è stato invece designato all’unanimità dalla stessa Commissione del Csm come procuratore aggiunto a Potenza. Cardea è noto nella città di Capaccio Paestum per aver condotto le indagini del famoso scandalo delle mazzette alla Forestale, svelando un vortice di corruzione e ricatti che aveva soggiogato per anni numerosi imprenditori ed attività locali.



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