BATTIPAGLIA. Proteste e tensioni al Comune di Battipaglia: la rabbia, la paura per le ricadute sulla salute dopo l'ennesimo incendio, avvenuto sabato scorso, in un'azienda di rifiuti nel centro capofila della Piana del Sele, porta in centinaia a rispondere presente alla manifestazione 'Liberate la città'. Il rogo di tonnellate di ecoballe, la coltre di fumo denso visibile a chilometri di distanza, l'allarme diossina fanno a sfondo a giorni difficili per Battipaglia con il già previsto Consiglio comunale convocato per il pomeriggio che diventa il momento adatto per fare nuovamente sentire la propria protesta: a presidiare l'ingresso, il portone del Palazzo di città aperto a metà c'è un notevole dispiego di agenti di Polizia. Qualche momento di tensione, quando alle ore 18, al momento dello start dell'assise civica, chi è in piazza Aldo Moro prova a forzare il blocco, con poi l'approdo nell'aula consiliare dove, inevitabilmente, il Consiglio slitta di vari minuti. Poi, alla sindaca Cecilia Francese è permesso, dopo una sonora dose di fischi e contestazioni di procedere all'intervento, dove si è ribadita tutta la volontà dell'Amministrazione di fare tutto il possibile. Per Comitati e cittadini è necessaria, però, vista l'atavica problematica di una città avvolta dai miasmi, piena di impianti pubblici e privati dedicati al trattamento dei rifiuti, la nomina di un commissario straordinario per l'emergenza ambientale a Battipaglia e nella Piana del Sele. Fondamentale, peraltro, che venga risolta l'attuale fase che vede l'assessore all'ambiente Carolina Vicinanza dimissionaria.