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SCOMPARSO DA 9 GIORNI
SCOMPARSO DA 9 GIORNI
Policastro, Simon Gautier non si trova: critiche ai soccorsi, Prefettura chiarisce
Redazione
18 agosto 2019 12:29
Eye
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POLICASTRO. Proseguono senza sosta le ricerche di Simon Gautier, il turista francese di 27 anni, residente a Roma da due anni per scrivere una tesi di storia dell’arte e con la passione dell’escursionismo estremo, scomparso ormai da 9 giorni tra gli impervi sentieri tra Policastro Bussentino e Scario.
La mattina del 9 agosto scorso alle 9.30 circa, aveva chiamato il 118 per chiedere soccorso: parlando un discreto italiano, spiega di essere precipitato in un dirupo fratturandosi entrambe le gambe, ma non riesce ad indicare dove si trova. Da esperto escursionista, tiene acceso il cellulare sperando di essere geolocalizzato, ma alle 19 il suo telefonino si spegne e da quel momento di lui non si hanno più notizie. Parte la macchina delle ricerche, vengono diffuse le sue ultime foto in giro (nella foto), ma il ragazzo non si trova: ne sorgono polemiche sui presunti ritardi dei soccorsi. Il 14 agosto, a Policastro arriva la mamma di Simon, la signora Delphine Godard, che lancia un appello pubblico invitando le autorità locali a moltiplicare gli sforzi e e volontari. Alle operazioni, coordinate dalla Prefettura di Salerno, stanno partecipando i carabinieri di Sapri, la Guardia di Finanza con due unità cinofile specializzate nella ricerca di persone scomparse, una proveniente dal Soccorso Alpino di Cosenza e l’altra da Catania; i volontari della Protezione Civile, i vigili del fuoco di Policastro, gli elicotteri del nucleo di Pontecagnano, droni, amici italiani e francesi del ragazzo arrivati apposta per dare una mano. Ma il primo elicottero si sarebbe alzato in volo solo 28 ore dopo l’allarme e la prima giornata sarebbe stata impiegata con ricerche orientate verso Maratea, ovvero in direzione opposta a quella dove il ragazzo si sarebbe invece diretto.
“Le ricerche di Simon Gautier sono partite immediatamente e ci sono stati costanti rapporti con il consolato francese”: la prefettura di Salerno, così, respinge però i sospetti sul ritardo con cui si è mossa la macchina dei soccorsi. “Dal momento in cui è giunta la richiesta di aiuto ai carabinieri di Lagonegro – specifica la prefettura - sono partite immediatamente le attività finalizzate alla geolocalizzazione dell’utenza telefonica, che portava all’individuazione di un’area molto vasta, compresa tra i territori di tre province. Tali attività hanno dunque consentito alla prefettura di Potenza di attivare il piano persone scomparse, coinvolgendo in serata anche le prefetture di Salerno e Cosenza”.
“Costanti sono stati i rapporti con il consolato francese – continua la prefettura – anche al fine di fornire ogni supporto alla famiglia, giunta sul luogo, alla quale sono state fornite tutte le informazioni sulle ricerche in un incontro operativo tenutosi ieri presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Policastro alla presenza del console francese, dell’ufficiale di collegamento dell’ambasciata e di rappresentanti del Dipartimento nazionale della Protezione Civile”.
Intanto, sono strascorsi 9 giorni e Simon non è stato ancora rintracciato, con le speranze di salvarlo che si affievoliscono di ora in ora: la notizia della sua scomparsa ha fatto il giro dei tg e delle testate giornalistiche internazionali, investendo i governi italiano e francese diventando un caso diplomatico. Il procuratore capo di Lagonegro, Gianfranco Donadio, già sostituto procuratore nazionale antimafia e poi consulente della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro, ha interrotto le ferie ed è tornato in ufficio per affrontare personalmente la situazione.



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