Attualità
Vallo, Nino D’Angelo chiude la stagione del teatro "La Provvidenza"
Comunicato Stampa
02 marzo 2010 08:34
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“Lacreme napulitane” di Nino D’Angelo chiude la stagione del teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania. L’appuntamento è in programma domani (mercoledì 3 marzo) alle ore 21. Per la serata i posti in sala sono già esauriti, come del  resto è avvenuto per tutti gli spettacoli programmati quest’anno. 

Con Nino D’Angelo cala dunque il sipario sul cartellone dei big che tra novembre e l’attuale mese di marzo ha portato nel teatro cilentano 11 artisti di assoluto rilievo. Sono Ornella Muti, Katia Ricciarelli, Massimo Ranieri, Giacomo Rizzo, Gino Rivieccio, Sebastiano Somma, Tosca D’Aquino, Bruno Colella, l’Orchestra da camera “Giorgio Strehler” e il Coro lirico di Parma, oltre allo stesso Nino D’Angelo. Accanto a loro si è esibito anche il gruppo “Gli amici del teatro” di Portici, in qualità di vincitore dell’Oscar delle compagnie amatoriali 2009.

All’undicesimo anno di attività, “La Provvidenza” è balzata, dunque, agli onori nazionali grazie a un grande impegno organizzativo che ha fatto guadagnare a Vallo un posto fra i teatri delle maggiori città d’Italia. Grande promotore dell’iniziativa è stato, ancora una volta, il vescovo della diocesi di Vallo, Giuseppe Rocco Favale, affiancato operativamente dal direttore del teatro, don Guglielmo Manna, e dal direttore artistico Carlo Sacchi.

 

"Quest’anno abbiamo proposto un’offerta più ampia per dare una risposta qualificata alle attese dei tanti amici del teatro cilentani – spiega don Guglielmo MannaIl bilancio è molto positivo. Ci auguriamo di poter continuare su questa strada, avendo sempre il sostegno e l’apprezzamento del pubblico per l’opera che la Diocesi compie. Le nostre proposte sono frutto di scelte che hanno riscosso apprezzamenti dalla critica nazionale. Tra i maggiori successi c’è stata proprio Ornella Muti che ha portato a Vallo uno spettacolo il cui testo ha vinto il premio nazionale Siae-Agis.Eti. Accanto al cartellone dei grandi artisti, non è secondaria per importanza l’attività teatrale che “La Provvidenza” svolge a favore delle scolaresche e delle compagnie amatoriali". 

“Lacreme napulitane” di Nino D’Angelo ripropone la sceneggiata napoletana, un genere di rappresentazione popolare, che alterna il canto con la recitazione e il melologo drammatico.

Rivisitata da Nino D’Angelo anche con le sue melodie, assume, seppur con toni nostalgici, una chiave moderna dove lo spettatore entra in un ambito familiare di valori e tradizioni mai perdute. Il tradimento, inteso più come rottura di valori che come amore passionale, andrà a sconvolgere le vite dei partecipanti della famiglia, creando un alone di sofferenza e vergogna per la perdita dell’unione. Il colpo di scena, alla fine del terzo atto, sarà il ritorno a casa del marito tradito, che decide con coscienza di non «lavare con il sangue» il nemico, ma di lasciarlo andare via. Questa è la nuova Napoli, che, seppur all’interno della sceneggiata, resta ancorata ai valori di rispetto e di non violenza. 



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