BATTIPAGLIA. Dopo oltre 24 ore di presidio, cittadini, attivisti di associazioni e comitati per la tutela dell’ambiente a Battipaglia lasciano l’area dinanzi l’ex Stir. L’impianto di via Bosco II torna alla sua regolare attività (nella foto), con l’ingresso dei camion.  La decisione non coglie la soddisfazione di tutti, anzi, la protesta non si ferma, ed è pronta a nuove azioni, sempre concertate. Il primo passo, l’atto tra Comune e Provincia, siglato stamane a Salerno tra la sindaca Cecilia Francese e il presidente  Michele Strianese, quella promessa “mai più siti di rifiuti” non può bastare, va formalizzata in atti istituzionali e certi, vanno evidenziate tante altre legittime richieste. Sul calendario c’è la data di lunedì, quando sempre a palazzo Sant’Agostino ci sarà la riunione indetta dallo stesso Strianese. Nel frattempo, però, ci sarà tempo e modo per continuare a tenere alta l’attenzione della cittadinanza che nel corso di queste ore ha aumentato il numero dei partecipanti al pacifico sit in all’ex Stir, con anche la notte trascorsa in condizioni certamente non semplici. C’è il malumore di chi non avrebbe voluto lasciare cadere così presto la protesta nella zona industriale, c’è chi propone occupazioni di autostrada e stazione, non rimanendo soddisfatto delle dichiarazioni rese dalla sindaca Cecilia Francese, che ieri mattina aveva deciso di avviare il presidio. C’è chi, come tra gli esponenti di  vari comitati ed associazioni  sarà questa sera, venerdì 13 settembre, alle ore 20.30, nella parrocchia di San Gegorio VII per incontrare sacerdoti e diaconi battipagliesi. Si parlerà di una risposta “corale e forte all’attacco in atto,  sistematico e lucido, contro l'ambiente in cui viviamo, contro la salute dei cittadini di Battipaglia, contro la legalità”. E la manifestazione di massa, di piazza è uno dei prossimi obiettivi.