Il 6 e 7 maggio prossimi, gli agropolesi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale. Al momento, però, il sindaco uscente Franco Alfieri resta l’unico candidato certo. A sostenerlo, ci sarebbero i partiti di centro-sinistra.: il PD, SEL, Partito Socialista, UDC (che a sorpresa guadagna tra le sue fila il vice sindaco Inverso), l’IDV, il movimento di Mastella e finanche quello di centro-destra di Futuro e Libertà con a capo l’ex assessore Scognamiglio. Oltre questi partiti, molte altre liste civiche nelle quali troveranno spazio esponenti non ideologicamente schierati con il centro-sinistra come l’ex PDL Giuliano.

Ancora dubbi sul ruolo che ricoprirà Rifondazione Comunista, pronta addirittura ad astenersi dalla competizione elettorale, mentre il “gruppo Domini” starebbe ancora provando a convincere Roberta Morrone a candidarsi. Tuttavia l’ex capogruppo della Margherita ha puntualizzato che ad oggi non ci sono le condizioni, non mettendo però la parola fine su una sua possibile scesa in campo.

Quanto al centro-destra la situazione appare quanto mai confusa. Il consigliere Malandrino ha già annunciato che se non si trovasse un candidato sarebbe pronto ad esporsi in prima persona. La sensazione è però che si voglia a tutti i costi trovare un nome da spendere tra i simpatizzanti del Partito di Berlusconi. Dopo il nome di Mario Pesca e dell’ex sindaco Bruno Mautone, nelle ultime settimane è stato proposto il generale Pedrazzini. Prima però di poter esprimere un candidato il PDL dovrà capire se dai vertici provinciali saranno imposte le primarie. In questo caso rientrerebbe in gioco Mario Capo, in rottura con quella parte del partito vicina a Pesca e Malandrino.

Per ora dunque sono tanti i dubbi sui nomi dei protagonisti alle prossime amministrative. L’unica cosa certa, per assenza di opposizioni e per la popolarità conquistata in questo quinquennio, è la ricandidatura di Franco Alfieri.